SEGNALAZIONI VIDEO

stupende immagini.. bellissime le Porsche, ma grandiosa la Stratos

in questo qualche gara

Belli i video di Villesse, bei tempi. La Stratos è quella di Savio motorizzata Ferrari 308 e con la Porsche rossa dovrebbe essere Ennio Candido dell' allora Autocross Carnico. Negli altri video riconosco Marcello Ferragotto con l' Alfasud 4x4 rossa e i "cinquini" di Vittorio Caon (N°49) del Team Padova Cross e Dino Zaccaron (N°42) motorizzato Guzzi, forse il primo in assoluto a trapiantare un motore motociclistico su una vettura. All' epoca nella "classe A" fino a 1000 cc (quella dei "cinquini" per l' appunto) figuravano alcuni cognomi tipicamente veneti come i già citati Caon e Zaccaron, poi Faraon, Gallon, Carron....dov' è il problema? che questi signori erano tutti molto competitivi e spesso e volentieri si ritrovavano a lottare tutti insieme nelle posizioni di testa, con buona pace del cronista della gara. Ciao

N.B.: spero di non aver fatto errori nel riconoscere i piloti e le loro vetture, ad ogni modo sono ben accetti correzioni e altri commenti.

... e non dimentichiamoci della Mini 90 motorizzata Suzuki di Lorenzo Lazzari.

Certo che il suono della Stratos....

Ciao!

miiii che salto nel tempo...sulla pista più lontana da casa...una sola partecipazione, ma qualche anno dopo i filmati.Oltre al già citato Ferragotto, mi sembrava di vedere le x1/9 volanti di Mazzoni e forse(gli anni passano per tutti)Palmarin. Correvano con dei veri prototipi travestiti da x1/9 e nelle gare di casa facevano tribolare anche i più conosciuti Scariot,Barbon, Serini(senior) Guazzaroni ecc...era il trionfo del fai da te senza troppi cavilli regolamentari, se non sbaglio nel campionato italiano non erano previsti neanche pesi minimi fino all'84...
C'era di tutto, dalle truppe venete nella classe 1000 (gli "On") che diceva prima l'amico beeps 68, alle prime artigianali 4x4 fatte in casa(alfasud, ma anche la scirocco con motore centrale e motore fiat 131 abarth di Barbon)e la Stratos di Libero Savio, vera gioia per le orecchie in una muta di Porsche, molte delle quali stracompetitive(Romagna, Carraro, Dal Ben, e poi Apostoli e Fornicola).
Poi qualche laziale(ma non della lazio) si infilò in quel circus..
Dopo una dura giornata di lavoro non ci voleva questo tuffo nel passato, se non altro perchè mi dice che sono passati trenta anni :-(
A titolo di cronaca ma sempre (col dubbio e consapevole di poter essere smentito), mi sembra che già qualche fiat 500 con motore DKW circolasse a Lombardore prima della competitivissima 500 Guzzi di Zaccaron. Ma la domanda vera è : i DKW erano motori motociclistici?
Scusate le chiacchiere, è stato un periodo irripetuto e forse irripetibile per il nostro sport preferito.

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Ma la domanda vera è : i DKW erano motori motociclistici?

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Quelli usati in autocross erano dei 3 cilindri a 2 tempi di 250 0 350cc e derivazione motociclistica (la DKW però produsse anche auto)con la particolarità che, per farli rendere al meglio, dovevano avere gli scarichi che puntavano verso l'alto in verticale passando atraverso cofano ed un po di lunotto posteriore..
C'è un'interessante descrizione della Ditta su Wikipedia, da leggere..

Quando poi i regolamenti cambiarono e obbligarono la posizione degli scarichi in basso, le prestazioni diminuirono drasticamente.

Queste auto correvano già molto prima dei motori motociclistici (circa metà anni '70).

ciao da Emanuele (meme)

grandi Manu e WRC, due memorie inossidabili; non è che sforzandoci un pò si riesce pure a stilare l' elenco iscritti di quella gara? Io ci metto pure Spessot su Alfa Giulia Zagato e Ferencich su FIat 600 in classe B (si sentono nominare anche dallo speaker).
Per Lazzari mi vien da pensare che quello fosse l'anno del debutto visto che la sua Mini porta un numero di gara a tre cifre: infatti, se non ricordo male i numeri venivano assegnati, fino al numero 99, in base alla posizione finale in classifica assoluta, bastava riuscire a prendere almeno un punto in una qualsiasi gara di Campionato Italiano...e non era così facile come può far pensare visto che dopo le qualifiche del mattino passavano in semi finale i primi venti migliori tempi cronometrati mentre gli altri se ne tornavano mestamente a casa.
Confermo quanto scrive WRC: all' epoca non c' era alcun peso minimo da rispettare, e nemmeno nessun vincolo nell' originalità della vettura così in pista si potevano vedere dei veri e propri prototipi "vestiti" da tranquille berlinette.

Ciao a tutti

Bellissima la Zagato di Spessot.. macchina che è stata una meteora
nell'autocross, ne ricordo solo un'altra, nera, a Vaccarino..

L'elenco iscritti per me sarà dura da recuperare ma, mai dire mai!

Aggiungo anche che, nel filmato con la parte iniziale dai box, il pilota del proto nero-alluminio é Giancarlo Stecca!!!

Ciao!

Eccoli quì tutti insieme!!
Dal basso Faraon, Caon, Parro e Zaccaron a Vittorio Veneto
circa 1981-82



Tornando ai video di Villesse, la Porsche Arancio nera dell'autocross alle Cave dovrebbe essere di D'Assiè.. Confermo il Porsche n.31 Candido Ennio.

Ciao a tutti da Emanuele

tutte rigorosamente con l'anteriore alzato.......sembra un replay o un montaggio di foto in sequenza questa foto

Secondo me è stato bravo il fotografo a trovarsi nel posto giusto al momento giusto!

Poi la prima curva dopo la partenza a Vitt. Veneto era perfetta, l'unico imconveniente era di prendersi qualche pietra addosso...

Ciao!

Tutto molto bello. Regolamenti semplici, costi limitati(anche se c'era già chi "investiva"molto). Ma il vero punto di forza, oltre al più diffuso benessere economico (provo a sfidare chi dice il contrario)era la presenza dei luoghi deputati allo sfogo delle passioni comuni cioè le PISTE!!
C'erano diverse roccaforti da dove si costruiva un "vivaio"molto interessante. C'erano quelli del Nord Ovest con Lombardore e Maggiora(piste internazionali). I Lumbard, con Lonato, pista meravigliosa. Il Triveneto con le varie Vaccarino, Spresiano, Vittorio Veneto, Bordano ecc ecc. Le Marche, con Agugliano, Pergola e Senigallia, teatro di un campionato sempre di altissimo livello. A Latina si poteva contare su 80-100 iscritti a gara fra le tre classi A B e C (non si costitui quasi mai la categoria dei prototipi tubolari). E dimentico almeno altre 7-8 piste!!
Si correva praticamente tutte le domeniche.... Il top del confronto era il campionato italiano, che per contenere il numero di partenti nel 1982 si correva "sdoppiato" su piste diverse nella stessa domenica. Da una parte le categoria A e C e dall'altra la B e la D. Nell'83, alla "riunificazione" si toccarono punte di 200 verificati a gara.Con la spada di Damocle dei 3 giri di qualifica(uno di lancio e due cronometrati). Quanti carrelli e relative auto da corsa prendevano la via del mesto ritorno prima di mezzogiorno!!
Regolamento cattivo? Forse si, ma tanto l'occasione per rifarsi c'era la domenica successiva, a non troppi km da casa, anche in una gara non titolata.
E' un mondo che non c'è più e che non tornerà. Perchè troppe cose sono cambiate, e non solo dal punto di vista dello sport del motore.
Troppe complicazioni strutturali limitano le capacità e le possibilità inventive in ogni settore della vita. E anche assecondare le proprie passioni diventa sempre più difficile.Ammiro sinceramente tutti coloro i quali si sbattono per cercare di rendere decoroso un campionato "difficile". Forse sono i primi ad aver la sensazione che contro i mulini a vento potrebbe esserci qualche chanche in più.Spero continuino a crederci, a cominciare dal neo papà che ci fornisce il supporto mediatico, oltre ai ragazzi che hanno i rapporti con la sottocommissione(Cosmo e C.). Mucha Mierda a vosotros:-). Ci si vede a Maggiora, regà.

Un bel video di crash rallystici. Certo che gli spettatori sono sempre nei posti peggiori. Meglio l'autocross da questo punto di vista. Grandi gare spettacolari senza pericolo:

bè da questo video emergono due idoli assoluti:

- il signore con la coppola al minuto 7:46
- il tipo con la R5 Turbo Maxi

e a proposito di gente in posti pericolosi, in questo video ci sono anche sequenze del Rally della Lana... quanti ricordi

interessante la Bernard Cup, sulla ovviamente bellissima pista di Humpolec in Repubblica Ceca

la curiosità è che oltre ai piloti cechi c'erano alcuni dei migliori d'Europa, e sopratutto che c'è stato uno scambio vicendevole di mezzi:
capita così di vedere Peter Bartos in div.1 alle prese con la Skoda del suo omonimo connazionale.

oppure suo prototipi vittoria per Hanak (chi si vede!) sul proto di Stloukal, davanti a Van Ronsmalen sul proto di Turek, che viceversa si è cimentato alla guida della vettura dell'olandese

penso sia una tradizione, dato che l'anno scorso sulla stessa pista c'era stato lo scambio Bartos-Musil

ecco il link: www.mediasport.cz/autocross/reportazni-videa/1964.html

Girando sul tubo ho trovato questo video con Alonso

fidatevi, non è il solito camera car, tutti uguali.. secondo me è il più pazzesco camera car del più pazzesco pilota rally che sia mai esistito

c'è mancato poco....

bel donut di Petr Bartos a mani levate

youtu.be/oT0DJF2YpI8

grande Aldo...

FILMATO S.T.U.P.E.N.D.O!!!!!!!!

dio mio che piste, che campionato combattuto, che gare, che griglia di partenza.. e che piedi!

per mè questo è il vero autocross, le vere vetture d'autcross, con quel sapore ormai perduto di artigianalità, di vetture esteticamente cattivissime e uniche nel mondo del motorsport, mentre ormai nel nostro presente sembrano sempre più vetture da rally

grazie Aldo, davvero bel filmato

Un po' fatte in casa, non so' come convertire le vhs nel pc quindi ho provato a riprendere la tv con l'iphone

grande aldo butta ankora se ne hai sti filmati story