21/02/2018 07:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 4.774 | Registrato il: 13/08/2004 | Città: BORGOMANERO | Età: 49 | Amministratore unico | Utente Gold | |
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Il tuo è un discorso teoricamente corretto, asamanana. Però non si può dire che in UISP manchino le occasioni di sfruttare un kart cross e l'anno scorso anche in ACI le occasioni sono state tante. Quest'anno ci saranno tre gare in ACI su una bellissima pista e una decina in UISP, che possono dare soddisfazione e che speriamo siano altrettanto partecipate.
Quello che personalmente non tollero è che i piloti non si accorgano che andando a girare su una pista mista asfalto-terra si snaturi, da una parte, l'uso di un prototipo, che non nasce per questo uso promiscuo. Lo stesso Firenze in una intervista sottolineava che guidare un kart su una pista di rallycross non è divertente né appagante. Dall'altra parte, partecipando in massa a una gara di rallycross, si annienta il movimento autocrossistico. Questo perchè i piloti sono gli stessi. Di piloti da rally che si dedicano al rallycross ne ho contati veramente pochi. Sono tutti autocrossisti che cambiano specialità. Ultimamente leggo di Casalboni e Gallotta e questo mi fa veramente male. E per quale motivo si fa? Perchè il rallycross è più divertente? Ma figuruamoci! Semplicemente perchè il "gruppo" si è spostato. I piloti forti, con visibilità, ora sono in rallycross e allora tutti dietro, a fare da passerella.
Mi spiace essere così disfattista ma la realtà è questa.
Si disse in un'altra discussione: o noi o loro.
Purtroppo oggi sembra che la risposta sia "LORO".
Bene. Così decidete la morte dell'autocross.
Resta UISP ma se volete fare una gara di europeo non basta. Quindi: che morte sia. |
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