Il principio di fondo è uno solo: le gare dell'ente di promozione sportiva UISP sono
completamente in regola?
Se non lo sono dovrebbero mettersi in regola, secondo la legge in vigore in Italia, così da non essere più ricattabile (perchè di ricatto si tratta e nessuno lo può negare). Perché se succede qualche imprevisto, occorre non avere problemi di alcun tipo.
Se lo è, le famose lettere sono carta straccia.
Per il resto mi fa ribollire il sangue che dopo 20 anni siamo tornati ai soliti argomenti, sempre gli stessi e ai soliti schieramenti, dove i piloti ma anche i semplice appassionati si schierano rigidamente e per partito presto. Del tipo: morti loro, cazzi loro.
Il problema, come dice Andrea, non sono mai state le Federazioni ma le persone: troppi guardano nemmeno ai propri interessi personali (che sarebbe quantomeno "giustificabile") ma alla tifoseria, senza considerare quanto si perde se uno o l'altro schieramento perde, qualunque sia lo schiaramento. Non è calcio, è autocross, specialità con un'anima ben definita. Un'anima romantica, di tecnica e inventiva, di tenacia, amicizia e sport autentico. O, almeno, quasi sempre, amicizia e sport autentico.
Vi propongo questo testo, relativamente recente:
www.csai.aci.it/fileadmin/doc/GIUDICE_SPORTIVO/GIUDICE_2012/Sentenze_201...
(qui è karting ma la situazione è la medesima)
L’art. 125, lett. c), R.N.S. fa divieto ai licenziati CSAI di iscriversi a manifestazioni non
riconosciute ufficialmente dalla FIA o dalla stessa CSAI, espressamente prevedendo che un tale
fatto sia sanzionabile nell’ambito dell’ordinamento CSAI
La questione della legittimità del divieto è stata oggetto di esame da parte della Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato (AGCoM), che ha al riguardo adottato il provvedimento n. 19946
dell’11 giugno 2009. Con il detto provvedimento l’AGCoM ha distinto tra attività meramente
ludica ed attività agonistica, ha accettato la definizione della attività agonistica proposta dall’ACI
(modalità competitive comportanti la previsione di classifiche e/o l’assegnazione di titoli), ha
impegnato l’ACI a rendere possibile, attraverso modificazione dei regolamenti CSAI, un regime di
convenzione con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) per lo svolgimento di manifestazioni, anche
agonistiche, da questi curate, senza limiti di partecipazione per i licenziati CSAI.
Nella specie l’azione disciplinare è stata esercitata nei confronti di licenziati che hanno partecipato a
manifestazioni organizzate al di fuori dell’ordinamento CSAI, aventi natura agonistica.
Le due manifestazioni del 4 e del 25 marzo 2012, infatti, si sono svolte su più gare, con le relative
classifiche in ragione dei migliori tempi. Nessuna autorizzazione è stata chiesta al riguardo alla
CSAI, né risulta che siano state stipulate convenzioni tra la CSAI e l’organizzatore per
manifestazioni non meramente ludiche. Nella specie la autorizzazione CSAI sarebbe stata tanto più
necessaria, perché le gare sono state disputate con automobili di discreta potenza su pista omologata
come pista karting.
Questo articolo è interessante.
modalità competitive comportanti la previsione di classifiche e/o l’assegnazione di titoli
In pratica, in assenza di titoli e classifiche, non possono esistere sanzioni.
Questo è interessante soprattutto nel caso di domenica, San Polo. La lettera arrivata in comune è sostanzialmente basata su una questione infondata. Un test che non ha classifica, non è sanzionabile. Per cui, chi l'ha scritta, ha sbagliato modi e termini. Per cui, secondo quanto successo in passato, in caso di open day, senza classifica,ACI non dovrebbe poter dire niente di niente di niente di niente.
Ribadisco un concetto che credo sia comprensibile: GARA = classifica. Se non c'è classifica, non è una gara.
[Modificato da markciccio74 18/03/2017 09:24]