20 26/10/2020 23:33
Ciao a tutti,
purtroppo o meglio, per fortuna, per motivi "superiori", non ho potuto essere presente ed operativo come sempre al Riorc, ma la domenica sono riuscito a fare un salto veloce per vedere il clou della gara.
Estrema soddisfazione per il numero di iscritti, peccato che 4 o 5 non siano riusciti ad esserci nonostante l'intenzione e l'iscrizione inviata, li attenderemo il prossimo anno.
Cosa dire, il massiccio lavoro svolto dall'ironman Giovanni Trincossi ha nuovamente reso possibile l'impossibile. La domenica mattina ho visto nel paddock facce convinte di non riuscire a girare causa l'acqua caduta in quantità la sera prima, ma tutta la terra portata ed il lavoro fatto coi mezzi ha consentito il regolare e completo svolgimento della gara in condizioni più che buone, questo un dato importantissimo che volevo sottolineare. Il colpo d'occhio che sicuramente ha causato molti fastidi, come quantità di lavoro, un po’ voluto dal ramo romantico del gruppo, ha portato un valore aggiunto, unito all’agognato lavoro di Madre Natura nel far germogliare l’erba, che toglie respiro all’aridità dell’estate. Colori bianco e azzurro ufficiali dello sponsor della manifestazione, Cetilar, hanno dato una bella luce alle tante immagini di camere e fotocamere all’opera durante la manifestazione.
Venendo alla gara ed esplorando le varie categorie non possiamo che iniziare coi “ragazzini terribili” dell Junior buggy che hanno dato uno spettacolo all’altezza dell’evento ed anche oltre, tutte le volte che sono entrati in pista, vederli sul podio è stato molto emozionante, complimenti ad entrambi.
La categoria successiva per ordine era la Touring 2wd 2000.
C’è poco da dire, sono un nostalgico e domani andrei a dar una mano a Bada per ricostruire subito la meravigliosa X1/9 che purtroppo s’è ritrovato per cappello ad una curva dal traguardo in finale. Chissà perché e per come, ma il suo diretto avversario Franzini, su Clio, non ha avuto lo stomaco per far retromarcia dal terrapieno ed andare a conquistare la vittoria ma, ha deciso di fermarsi quasi in soccorso, quasi a scusarsi a prescindere, chissà, essendo lui in bagarre in quel momento. Una bella scena di sport, peccato per i danni al mezzo. Vince Caputo, in quanto ha applicato la regola: fra i due litiganti, il terzo GODE!!! Complimenti a lui per non aver mollato l’osso fino alla fine. Bellissime prestazioni di tutti e gran spettacolo nonostante l’esiguo numero, ma che riempie di soddisfazione. Bello aver avuto modo di scambiare due parole proprio con Franzini al paddock, il quale mi è parso soddisfatto dello scenario che ha voluto provare
Categoria touring 4WD. Beh non posso che iniziare dalla felicità di Negri (Alessandro) all’arrivo sotto la bandiera a scacchi. Terzo posto per lui dopo una due giorni passata a fare i conti, probabilmente, col bagnato ed una Subaru che non riusciva ad ammaestrare. Finale più asciutta e sangue freddo gli hanno consegnato il giusto premio, complimenti! Gara un pelo più amara per Stecca che dopo aver sciolto le riserve verso il tracciato che pareva stregato per lui, mette in fila due vittorie di manche e pole position in griglia finale, dove un Jan Sebo che neanche un giaguaro, compie la partenza della vita e riesce a mettere la sua Mitsu rossa davanti allo Stecca che alla fine riesce a strappare l’argento. Quarto Amatori, ancora in crescita con la Mirage del Team Dreams racing, mentre il cucchiaio più amaro è toccato a Cortellazzi, rimasto appiedato dopo la falsa partenza in finale che lo vedeva possibile vincitore. Giornate no per De Fortunati e Cerveni, nonché per Colla, che trova conferma ai dubbi di tenuta espressi nei confronti del suo propulsore, ma che non si scompone e pensa a preparare il suo mezzo per la stagione 2021!
La categoria Kartcross:
“Il 18 Marzo 1995 un annuncio fece tremare il mondo della pallacanestro << I’m Back >>, sono tornato, firmato Michael Jordan”, allo stesso modo dopo questa gara possiamo dirlo: El Diablo, conosciuto anche come il Predatore del Nord: è tornato. Ora come allora ha dominato, una gara difficile, una gara dove il pubblico si è acceso nel vedere la furia che si era scatenata dopo la prima curva della terza manche in cui Tiramani ha “tirato” una staccata che è terminata al paddock e lo ha trascinato verso l’esterno facendolo scivolare in terza posizione…da lì…è stato un momento di autocross targato anni 90..peccato solo che sia stato sospeso da una bandiera rossa che ha interrotto l’attimo. Per il resto cosa dire, fresco campione della specialità #sbagliostrada , vince 3 manche, semifinale e finale con una severità assoluta: mi levo il cappello e gli faccio l’inchino.
Dietro: serrata lotta Modolo Fontana, prima a distanza poi fianco a fianco in finale, sorpasso del Fontana sul Modolo esaminato personalmente nei video per capire se è stato fatto nell’area limite della bandiera gialla, ma scorrendo lo slow motion sembra esser stato fatto esattamente in linea e “linea fa campo” quindi secondo posto direi meritato per Fontana e terzo per Modolo che aspetto torni un po’ più su di livello dove merita di stare, sebbene graviti sempre in ottime posizioni, può ambire a migliori soddisfazioni, forza!
Nel resto del gruppo mi è piaciuto Marchetti, combattivo alla prima esperienza autocross su Semog, mentre giornata no per Barbieri, tanta grinta, ma poca luce ancora per lui, dovremmo tenerlo sott’occhio per capire bene il suo livello, l’impressione, da fuori, è che il mezzo possa essere un pelo sotto, ma ripeto, da vedere bene perché l’impegno c’è.
La categoria Buggy1600 ha visto ancora una volta il Grasselli senior sul gradino più alto del podio, il mezzo che ha “partorito” quest’anno gli piace ed il feeling sta crescendo, ma nonostante non sia al top ha già conquistato due vittorie in due gare. Tanta roba. Peccato per Gallotta (Alessio), ogni volta che guida fa vedere alta scuola, ma il mezzo non lo supporta, giuro mi fa incavolare questa cosa, non ne posso più, non possiamo perderci ogni volta lo spettacolo perché “la cariola ha la ruota bucata”. Serra per la finale invoca lo Spirito Santo, che lo accompagna sul terzo gradino del podio…lo dico??? Che culo!! , dopo una giornata senza gloria, racimola un po’ di luce in finale e chiude in bellezza, ma il livello al quale eravamo abituati è un altro.
SuperBuggy portano il marchio Casarin molto in alto. Gara condotta come da copione. Stagione di alto livello e conclusa (?) con una finale da Europeo combattuta e conquistata, con un Albers in gran spolvero ma che ha commesso un paio di errorini che il cecchino Casarin non ha mancato. Terzo posto per Toth sulla linea del traguardo, beffato appunto dalla volpe Albers in gran recupero dopo la defaiance, spettacolo d’altri tempi anche in questa occasione. Anche qui peccato non aver avuto Gallotta in gara perché alle prese con le perenni noie meccaniche. Ogni sera, prima di dormire prego Dio per la salute dei miei familiari, genitori ecc e un po’ anche per il motore di Spiderman Gallotta……..scherzi a parte..speriamo di vedere quel cognome dove potrebbe stare e non dove si trova in classifica da un po’ troppo tempo. Vedere le semifinali dei SB è stata una bella sensazione e maggior spettacolo per tutti. Un applauso virtuale va sempre al mito che ha portato a termine tutta la gara, producendo un sound meraviglioso, il grande Jaroslav HoseK.
Una nota importante va detta, esordio col botto per capacità e prestazioni per Gnudi a bordo dell’Hosek Grigio blu che bene, molto bene si è comportato ad ogni manche, senza mai mollare un millimetro e compiendo sorpassi inattesi, davvero bene….chissà sia un amore e non un fuoco di paglia!
Spero di non aver dimenticato troppe cose o scritto inesattezze, un saluto a tutti voi..





[Modificato da TerraNelSangue 26/10/2020 23:37]