00 23/12/2018 12:42
Personalmente mi dispiace perdere il tracciato di Vighizzolo, perché è una pista con le dimensioni adatte a gare Aci sport, tra l'altro credo sia anche apprezzata dai piloti proprio per le velocità che si possono raggiungere e le possibilità di sorpasso che il disegno concede.
Purtroppo e sottolineo purtroppo, non sono mai riuscito a vedere una gara che mi trasmettesse le sensazioni di una gara Aci sport, mancava sempre qualcosa, non sto ad elencare troppo cose che oramai ho messo in "dimenticatoio", però credo che nessuno si possa stupire, leggendo quanto scrivo. Il livello è alto e sicuramente costoso da mantenere, ma il mio punto di vista è che dovrebbe essere un obiettivo fare una gara Aci e non solo "una scelta" e comunque, aldilà delle motivazioni che portano a questa scelta, una volta impegnati si dovrebbe dare il massimo. Ora, io credo che il massimo possa anche esser stato dato e su due gare eseguite una è andata abbastanza bene e una è andata malissimo, senza nascondersi dietro al dito. Quindi a fronte di un numero di gare maggiori offerte ad Aci, mi sembra abbastanza normale che le probabilità di insuccesso (applicando una semplice regola delle probabilità) sia alta. Per questo, non per insegnare e nemmeno per professare, dico solo che, se fossi stato in Voi, dopo la non concessione di Aci sport alla titolazione delle gare proposte (che poi sarebbe stato un po' come negli annidi fuoco '80 e' 90 in cui non erano "solo" gare di Camp. Ita, ma c'era il triveneto, il centro nord ecc ecc) avrei rilanciato per una sola gara magari a Gonars per far "dimenticare" la scottatura presa a Vighizzolo (e anche perché credo che Gonars sia un po' più strutturata a questo punto) e magari qualche gara Uisp o csen o Fai o qualsiasi altro Ente (anche uisp magari è quello più strutturato e "remunerativo" ma è solo una sensazione) questo solo per dare il massimo ed avere una occasione in cui poter dimostrare quanto si può valere, coi fatti, e comunque continuare ad organizzare, senza troppi altarini, con un altro nome per rimanere sul pezzo e oliare la macchina organizzatrice a Vighizzolo.

Secondo me questo sarebbe stato un atteggiamento costruttivo e volto ad ammettere con massima tranquillità il mancato raggiungimento degli obiettivi in toto e che avrebbe dimostrato alla federazione che non servono le bacchettate, si può essere coscienziosi e maturi in qualsiasi situazione, perché gli imprevisti capitano. Meglio se si riesce a gestirli, ma se non si riesce si deve per forza modificare l'approccio.

Ripeto, perdo mezz'ora del mio tempo perché ci terrei a vedere Tim cross guadagnare il prestigio e la soddisfazione che merita per l'impegno messo, nonostante tutto, in questo 2018.

Con serenità, un saluto.
Manuel✌