00 28/05/2018 11:37
bellissima giornata di sport ieri a Romano Canavese, dove finalmente sono potuto tornare dopo un paio d'anni di latitanza forzata per motivi di salute.

ho trovato un impianto ancora più consolidato nelle sue caratteristiche migliori, e più efficiente anche nella truppa di personale di percorso, che ha reso al meglio anche grazie al coordinamento di Colla come direttore di gara, mentre l'ultima volta che ho potuto assistere a una gara a Romano Colla era in pista.

Ho sentito, da voci 'laterali', che lo strato superficiale della pista è stato asportato, privato delle pietre più grosse, e riportato, così che ora il fondo resta più liscio; per tipo di terreno, cioè quello dell'antico letto della Dora, è impossibile che non si formi qualche canale, ma comunque morbido sia da asciutto che da bagnato, e ora senza le pietre che emergevano.

Detto ciò, i ragazzi della pista han fatto trovare un biliardo alla partenza delle qualifiche, e ad ogni intermezzo tra un turno e l'altro, sistemavano la pista allo stesso livello della mattina.
Più in basso nel post, ho caricato le foto della pista prima che iniziassero le qualifiche di mattina, e prima che iniziassero le finali nel pomeriggio; quasi impossibile distinguere.
E poi c'è una foto della curva che solitamente si scava di più, alla fine della seconda manche.

Per tutti questi motivi, come ho anche detto a Colla, è veramente incredibile e anche sconfortante che un tale ben di dio riscuota così poca partecipazione.
Venendo alle questioni di pista, appunto, non tantissime vetture al via, ma ciò non ha impedito di assistere a belle battaglie, in un crescendo di emozioni culminate in alcuni duelli proprio nelle finali.

Cat.2cv
4 iscritti, ma 3 partenti, poi diventati 2 per la finale, come con la costante situazione di gare ravvicinate e combattute in punta di fioretto sino al traguardo.

Cat.A
belle manche, con pacchetto compatto e rimescolamenti continui dei valori da manche a manche, sopratutto nelle posizioni di coda; a rendere ancora più compatto il trenino, il ritiro dopo la vittoriosa manche 1 di Prandini, unico apparso in grado di staccare la compagnia.
Alla fine, in finale, la spunta prima di trazione in partenza, e poi d'esperienza, Arnaldini, la cui fiat 850 non vedevo l'ora di vedere dal vivo.

Cat.B
anche qui gruppo compatto e battagliero nella seconda parte del trenino, mentre i due vagoni di testa sono stati per tutto il giorno Gandelli in seconda posizione, e Tassinari in testa, che si porta a casa il Grand Chelem di categoria (pole, 2 manche vinte, finale). Questi equilibri di testa stavano rompendosi in finale, quando a metà gara, Marco Nicolini in terza posizione ha cominciato ad alzare il ritmo, agganciando e poi attaccando Gandelli, che proprio in una fase di difesa dall'attacco decisivo, si è cappottato inforcando un terrapieno interno, ma conservando la seconda posizione finale poichè a quel punto la bandiera rossa ha chiuso la gara per percentuale di giri fatti.
La finale aveva già subito una ripartenza a causa di un poco violento ribaltone di Arnaboldi.

Cat.C + Sport
anche in questa categoria si è assistito a un Grand Chelem, questa volta del senatore della Sport, Anselmi, che ha pennellato dalla prima all'ultima curva di ogni turno, a cominciare dal giro di allineamento in qualifica.
Alle sue spalle bellissime lotte tra Manzato, Rigamenti e Cornaggia, specie quella in finale tra la strepitosa (per ogni appassionato figlio dell'autocross anni 80-90) 500 di Rigamenti, e la ruggente Saxo di Cornaggia (altre vettura che bramavo di vedere dal vivo da parecchio tempo, e ne son stato ripagato.. il ruggito in staccata è un cazzotto in pancia).
Consiglio di non perdere il video del duello tra queste due vetture di così diversa concezione, che sarà caricato nelle prossime ore.
Attendevo con interesse anche il rientrante Munerati, ma purtroppo dopo una qualifica forse passata a scrollarsi di dosso un po' di ruggine, è uscito subito di scena.

Cat.D2
anche qui pochi iscritti, 4, e l'inizio della giornata prometteva ancora peggio, visto che Salice è apparso subito un po' in difficoltà come passo rispetto a Chiari e Giacomini, e a seguito della rottura immediata di Croci in qualifica.
e invece.... e invece dopo una manche 1 con Chiari dominatore, ma Croci subito alla riscossa tanto da strappare d'autorevolezza la seconda posizione a Giacomini, e dopo una manche 2 dove lo stesso Croci fulmina i due 'favoriti' di giornata andando a portarsi a casa una vittoria di manche strameritata, ci si affaccia alla finale con incertezza.
Si parte con una nuova partenza fulminante di Croci, seguito da Chiari, Giacomini, e molto più staccato Salice.
Dopo un paio di giri in cui le 3 posizioni sembravano acquisite, che sia dipeso da un calo della vettura di Croci, o da un forcing di Chiari, il succo è che i due tornano a contatto diretto, mentre Giacomini alle loro spalle è staccato, e non ha mai dato l'impressione di avere il passo per entrare in lotta per la vittoria.
Il resto della gara è una danza strepitosa di Croci, che si difende, e Chiari che attacca; danza conclusa sotto la bandiera a scacchi e solo la fotocellula ha saputo dire chi dei due sia stato il vincitore.
Ma io qui non lo dico... non vorrei spegnere il pathos a chi magari vuole vedere il filmato della finale (che caricherò spero entro sera).
In ogni caso la prestazione di Croci mi fa molto piacere, perchè in questi anni spesso ha dimostrato che quando il proto è a punto, può fare davvero grandi cose, però purtroppo l'affidabilità è sempre stata una costante.

Cat.D4 + E
personale motivo di interesse, il nuovo proto di Zanatti, apparso fugacemente l'anno scorso.
Esteticamente molto bello, purtroppo accusa subito noie in qualifiche, che si ripresentano in manche 1 per poi appiedarlo in manche 2, e in entrambi i casi, le due partenze han dato l'impressione che il mezzo ne avesse. E fortunatamente, in finale il mezzo ha retto ed è stato possibile finalmente vedere il binomio all'opera!
Per Vitrani, sul proto di Giliberti, tutto liscio tra qualifiche, e due manche.
Mi ha molto impressionato invece il giovanissimo Mattia Faccincani (il cui nome è stato un boccone indigesto per lo speaker durante tutto il giorno); guida molto ordinata, mi ha positivamente colpito il migliorare step by step durante ogni entrata in pista.
Qualifiche per capire la pista, manche 1 per digerirla e prendere il ritmo di Vitrani, manche 2 entra in azione e comincia a pennellare e a esplorare nuove linee per infilare Vitrani.
Fatte queste premesse, si parte per la finale: eccezionale! I tre restano compatti per tutti i giri, a strettissimo contatto e perennemente in battaglia, danzando, fino al... finale col botto.
Nel momento topico della battaglia la vettura di Giliberti rallenta, comincia a fumare azzurrino che poi diventa una fitta scia bianca, prima che il motore venga avvolta da una palla di fuoco, prontamente spenta da Colla, sotto la cui postazione si è fermato il proto.

Cat. Kartcross
altra categoria dai valori in perenne mutamento.
da subito i più in forma sono parsi l'esperto Pellicone, Tosi (era all'esordio sul kart? io lo ricordavo sulla Sport, se non era l'esordio chiedo scusa, me l'ero perso; se invece era l'esordio, complimentoni) e Massicci, più staccati Pellacani e Tocchio.
ma in manche 1 è Massicci a fare la lepre, dopo un bellissimo sorpasso a Pellicone, che però in manche 2 sfodera un passo notevole, nonostante 10'' per partenza anticipata, con Tosi veloce e regolare a vincere. A calare è invece appunto Massicci, che in più è coinvolto in un incidente con Tocchio che ha la peggio, mentre Pellacani sembra ancora dover trovare il ritmo.
In finale non c'è storia, Pellicone vola e vince, ma Tosi mette comunque in mostra un ottimo passo, seguito questa volta da Pellacani che proprio in finale sembra aver trovato il passo e mettere a frutto quanto raccolto nei turni precedenti; per massicci invece posteriore destra stallonata.

[Modificato da BOLLO (manuel) 28/05/2018 16:07]

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manuel