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Ciao a tutti,

trovo il tempo per scrivere due righe sulla giornata di gare di ieri.

arrivato in pista sul finire dell libere, noto con piacere che la pioggia, insistente e preoccupante lungo il viaggio, lì non era ancora stata e nel girare, le macchine alzavano il classico polverone, quindi condizioni ottimali di terreno battuto.
Nel paddock ho potuto notare un traliccio inalzato con dei fari credo da utilizzarsi durante la sera per rendere fruibile in sicurezza l'area dedicata ai box. Forse i avori sono da ultimare perchè mi hanno detto fossero spenti il sabato, ma magari i presenti sapranno meglio di me.
Non ho notato modifiche ulteriori alla situazione di Vighizzolo.

Venendo alla gara:

Rinascente Touring 1600:

Il Titolo di categoria spettacolo della giornata, credo lo si possa dare a loro.
Difficile da capire il Bada's day: mai in evidenza durante le manche, è esploso in finale, in modalità "ANDIAMO A COMANDARE" è partito per vincere, superato chiunque nel primo rettifilo, non c'è stata azione da parte degli inseguitori che potesse aiutarli ad avvicinarsi, tanto da riuscire a vedere la sagoma della sua X1/9 durante il resto della gara. Ammetto di aver sentito la mancanza di una certa Fiat500 azzurra e bianca, sarebbe stata una gara ancora più bella, se fosse stata anch'essa in battaglia con le altre anteriori portate da Chiesura e Baldinetti. Bello lo spettacolo offerto da quest'ultimi, durato tutta la giornata, il secondo posto finale se l'è aggiudicato Chiesura, alla guida di una Civic indiscutibilmente ben portata fra le insidie del fango che si è formato in seguito alla pioggia di metà giornata.
Un po' più sfortunato, agitato e inesperto, il Baldinetti ci ha provato e l'occasione ce l'ha avuta in finale quando si è infilato in coda a Bada che lasciava spazio solo per il secondo e terzo. Nei giri successivi, l'esperienza di bagarre unita probabilmente al mezzo leggermente più prestante, consentono a Chiesura il sorpasso che salutando andava a chiudere i giochi, guadagnando la seconda piazza. Da segnalare anche il crescente Scapin che più volte si è trovato a duellare per il secondo e terzo posto durante le manche, mentre Baldinetti era a volte occupato a fare i conti con i suoi momenti abbastanza altalenanti, suddivisi fra belle rimonte e alcuni attimi di "sfiga moment". qualche raggio di luce è uscito dal cilindro di Babetto, ma una luce ancora timida come il sole all'alba.
La speranza è che questa possa essere una base per una crescita in ottica 2018, a confronto anche nell'appuntamento CEZ con i piloti provenienti dall'estero.

Touring:
Veni - Vidi - Vici le parole di Gaio Giulio Cesare
Le stesse parole servono per descrivere la prestazione voluta cercata e trovata da Natale Casalboni.
Primo nei tempi. Primo nelle manche. Primo in finale.
Seeeeeeempre davanti,che neanche il giaguaro sul cofano di una vecchia giaguar..
Peter Stecca, redivivo, ci ha provato a mettere il musetto davanti in finale, azzecca la partenza giusta e riesce ad ammaestrare un cambio che non è il suo solito, ma il tutto dura tanto quanto una stella cadente, all'uscita della seconda curva ordine ristabilito, Casalboni Stecca Amatoti, Dalla Fontana a seguire.
La nota negativa è toccata a Massimo Nardin, iniziata bene la cavalcata, sempre pronto a riempire gli specchietti di Natale, resta vittima di noie meccaniche ed il suo mezzo alza bandiera bianca, peccato sarebbe potuta essere una bella battaglia finale, con una bona qualità di mezzi!

Buggy 1600:
Il KO tecnico di Giliberti sguarnisce troppo una categoria che può avere bei numeri, come dimostrato al RIORC di Ravenna. Rimasti in gara Pigato, Consoli e Frizzo, che dopo la rottura all'ultima gara in Vighizzolo torna in pista con una livrea nuova (anche la linea mi sembrava diversa ma probabilmente sarà stato un effetto ottico) sono stati i commedianti che hanno tenuto in piedi il palco sguarnito.
Estrema scioltezza per Pigatodalle prime manche fino alla passerella finale (rimasto praticamente solo) non ha avuto problemi a ritirare la coppa dedicata al primo classificato.
"Spettacolo di guida" è la definizione che mi è venuta in mente, guardando Consoli alla guida del nostalgico proto, allora partorito dal #sempregrandissimo Gigi Susan, che un po' arrossisce di timidezza davanti ai compagni di bagarre, per livello tecnico. Questo non impedisce però al nostro Aldo di ricavare ottimi tempi (credo terzo tempo a tre decimi dal secondo e ad un secondo da Pigato, in qualificazione, ma ricordiamo l'ottimo tempo ottenuto anche al RIORC) e soprattutto ottime prestazioni di guida; curva tre era bellissima da vedere, ma anche il resto del tracciato veniva interpretato in maniera divina dal pilota Romano. Qualche guaio tecnico non ha portato Frizzo in finale, che dopo le tre manche passate a battagliare con Consoli, ha fatto sentire la sua mancanza nell'ultima performance.

Superbuggy:
Con l'armonia e la capacità degna di un violinista, Davide Casarin.....le suona a tutti!
Giunto in pista con il proto di Bizzotto motorizzato BMW M 5?6?7?8?...che neanche una Mitsubishi, non commette errori e si dimostra molto più che a suo agio anche se l'attrezzatura non è quella abituale. Splendido, pulito, aggressivo, specialmente in finale quando Semenzato è quasi riuscito ad incendiare il suo proto, pur di provarci a stargli davanti, non ha avuto avversari.
Nel gruppo a seguire si avvicendavano in primis appunto Semenzato, abbastanza in forma e Chiggiato, abbastanza fuori forma (?).
Subito dopo ci provavano Cosmo e Tagliaferri, quest'ultimo alla guida del Proto Lancia gestito dal Team Casalboni, un po' alle prese con la conoscenza del mezzo, più che con la gara stessa. Un mesto Grisi si infila fra le due coppie di contendenti e va ad aggiudicarsi la terza piazza, subito dopo il Paolone Nazionale.

Kartcross:
Riconfermata la categoria colonna portante della disciplina in Italia (per numeri ovviamente) vede il gruppo diviso in due. Nel primo battaglia dura fra i fratelli Ruzzante, Berto e Fontana, con qualche incursione notturna dei rimanenti e dall'altra uno Sternieri in palla, un Silvestri che mi mancava in agenda ed un sempre grandioso Altoè hanno dato spettacolo.
Combattute e tirate sono state tutte manche ricche di sorprese e spettacolo vivo. Un paio di ribaltoni da parte di Massimo Ruzzante (che forse dovremmo iniziare a chiamare Ruzzolante??? ;) ) ed in finale credo di Barbieri, hanno alzato la tensione dello spettacolo.
Un paio di rimonte di Altoè hanno condito a puntino alcune manche, ma anche la finale, dove in un attimo di incertezza del precedente Berto (era andato un attimo a controllare bene il terrapieno della prima curva) è caduto nella tentazione di superare in regime di bandiera gialla, (punito poi con Penalità di sec. 10) manovra che gli regala il secondo posto provvisorio, poi scivolato terzo con la sommatotia dei tempi, anche se solo per pochi decimi. Vince Enrico Ruzzante, molto convincente (anche se non posso esserne certo perchè il dubbio che sia il fratello giusto la fa sempre da padrone) a seguire Berto, coi tempi appunto, poi Altoè (spettacolo puro in curva tre e nelle rimonte) a seguire un incredulo Tonel (complimenti) poi Silvestri e Fontana, credo baciato dalla sfortuna sul finire della giornata.


Un ringraziamento sincero a tutti e grazie per la compagnia nel paddock che tanto mi mancherà nei mesi invernali!!!









[Modificato da TerraNelSangue 25/09/2017 23:00]