Penso che non possa essere valorizzato proprio perché è intesa come attività di base.
Mi spiego.
Se io che faccio licenza light partecipo alla stessa manifestazione alla quale partecipa un licenziato che concorre al Campionato Italiano e come lui, prendo punti per una coppa Csai valorizzata, come dici tu Luigi, allora chi glielo fa fare alle persone a fare l'italiano?
Il Camp. Italiano laurea il Campione Italiano autocross.
L'attività di base invece ti da la possibilità di correre in piste di campionato, che non è poco, a costi minimizzati, ma ovviamente non ti da un titolo riconosciuto.Non serve che lo dia.
Secondo me è geniale!
Dal light uno può decidere di passare all'Italiano o meno quando se la sente o quando può.
In fondo non è poi lontano dalla teoria che regola le gare che costano meno, che comunque non danno il titolo di campione Italiano.
Il vero problema a mio avviso è che negli anni il vero valore perso è quello del campione Italiano. Ce li ricordiamo tutti i nomi dei campioni Italiani anni novanta no? Ci saranno dei motivi. Ora se escludiamo èl Diablo che ne ha vinti molti, ed è carismatico di suo, il resto si perde un po'. In questo periodo vedo che Csai sta ristrutturando questo campionato ed il suo valore. Ci vorrà tempo e forze ma credo sia una cosa positiva per lo sport in sé!! Quest'anno ha inserito Misano e ti assicuro che ho sentito che i lavori non sono finiti. Ci sono persone che stanno dando molto e che ci credono. Lo scotto da pagare è il pregresso recente.
Concludo sottolineando che questa è una riflessione fine a se stessa, come se io e te fossimo stati al bar appoggiati al banco con spriz appena seccato. Senza riferimento a persone o cose.
[Modificato da TerraNelSangue 11/03/2015 21:58]