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Nuove proposte autocross

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2020 15:17
08/04/2020 14:07
 
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Nuove proposte

AUTOCROSS CHE PASSIONE


Scrivo questo mio pensiero sull’autocross perché mi è stato chiesto più volte.
Voglio precisare che quello che è scritto in questo testo non vuole offendere assolutamente nessuno e tanto meno creare polemiche.
Beh…l’autocross nasce in tempi abbastanza “antichi”, se mi concedete la parola, e purtroppo come tale è rimasto.
E’ nato quasi per scherzo da gruppi di appassionati di motori nei primi anni 70 con lo scopo di divertirsi in terreni sterrati spendendo poco e soprattutto auto-costruendosi le proprie vetture.
Nata la passione, inventato lo sport. Digitando il nome autocross su Wikipedia, nel descriverlo lo definisce “senza ombra di dubbio spettacolare”.
Ecco, secondo me la parola spettacolare é il bandolo della matassa della crisi di questa disciplina. Nasce tutto da zero e poi piano piano si è andati a migliorarsi con i regolamenti moderni, con più spettacolo e con le evoluzioni dei mezzi.
L’idea era quella di far correre delle vetture quasi di serie, addirittura prese in demolizioni
per trasformarle e poter poi correre in circuiti chiusi, con lo scopo di far divertire pseudo piloti dal portafoglio non troppo gonfio di denaro.
La formula era sicuramente quella giusta, perché di fatto i numeri lo dimostravano.
Mah… adesso arriva il bello.
Passano gli anni e cambiano i tempi, compreso la popolarità di questo SPETTACOLARE sport.
Molti di noi sui social si lamento dei costi, degli organizzatori, dell’elevato impegno economico per costruire nuove vetture, ecc. ma nessuno, o quasi nessuno (io compreso) si è mai impegnato in prima persona per risolvere questa crisi che ormai persiste da qualche decennio.
Io effettivamente non sono nessuno per poter cambiare quanto sta succedendo o per risolvere questo problema; ma da appassionato ho cercato ascoltato un po’ tutti, nel limite delle mie possibilità e ho tratto delle mie personali conclusioni.
Come già detto, non possiamo più ragionare come una volta; bisogna guardare avanti, stare al passo con i tempi ed adeguarci...un po’ come facciamo tutti noi nella vita quotidiana.
Lo sport automobilistico è per definizione molto costoso e pericoloso.
Non possiamo pretendere di correre in economia al giorno d’oggi.
Non possiamo pretendere di avere macchine performanti ed allo stesso tempo economiche.
Non possiamo pretendere di avere gare ben organizzate in economia.
E se parliamo di sicurezza, non possiamo pretendere di correre in piena tranquillità NON usando le adeguate protezioni per il pilota, la vettura e la pista solo per risparmiare.
Detto questo, credo che la formula che sta imponendo la FIA con delle soluzioni monomarca tipo le gomme, il carburante ecc., non sia del tutto sbagliata.
VOI direte: “Perché arricchire i fornitori da loro imposti con i nostri soldi, quando possiamo acquistare le gomme o la benzina dove ci pare e con il prezzo a noi più congeniale?”
Perché sicuramente i bandi, come quello indetto dalla FIA, portano a dei profitti e tali vengono usati per essere reinvestiti nel campionato stesso. Questo succede già in altri sport con lo stesso stile del nostro.
Sono convinto che nell’autocross ITALIANO i veri appassionati siano rimasti ben pochi e quelli di oggi sono figli o nipoti delle vecchie glorie, che si tramandano di generazione in generazione la propria passione e proprie idee, esattamente com’era 40 anni fa.
Questo non è un problema da sottovalutare perché. come già detto, i tempi cambiano e bisogna evolversi.
Ammiro gente che ancora oggi prova, a proprie spese, a portare avanti il progetto di rinascita dell’autocross ma dal mio punto di vista sbagliando sul metodo.
Ricordiamoci che l’autocross, a detta di qualsiasi appassionato di motori, è altamente SPETTACOLARE ed è proprio qui che bisogna puntare...sulla spettacolarità!
Ma avere la spettacolarità ci vogliono molti, ma molti di quei maledetti SOLDI che parecchi di noi stentano ad avere per realizzare questo sogno. Dobbiamo metterci in testa che chi non ha il budget per correre non può correre.
E bravo Andrea! Parli, parli...ma la soluzione?
In realtà non la conosco, ma dalla mia esperienza guardando altri enti sportivi motoristici la si può prendere d’esempio.
Come?
Anzitutto ci vorrebbe un partner che possa finanziare il progetto (cosa molto difficile di questi tempi), oltre che a regolamenti tecnici e sportivi più semplici e alla portata di tutti.
Qualche proposta...
- RIAMMETTERE I TRAPIANTI com’era il vero autocross, mantenendo la linea della carrozzeria come l’originale;
- Verifiche tecniche pre-gara severe;
- Abbigliamento del pilota in regola con le normative FIA;
- Obbligo alle piste di avere un impianto in conformità alle normative sicurezza per piloti e pubblico.
- Obbligo da parte degli organizzatori degli eventi di fornire tutti i servizi igenico-sanitari per piloti e pubblico;
- Obbligo da parte degli organizzatori di dare un’ampia visibilità mediatica dell’evento almeno un mese prima ed una settimana successiva;
- Obbligo da parte dell’organizzatore di adibire l’impianto con tutti i servizi necessari e renderlo scenograficamente presentabile.
Suddividerei inoltre le categorie come segue:
- Sport fino a 2200cc aspirati con vetture derivate dalla serie con data di omologa a partire dall’anno 2000;
- Vetture GR A, N, ex rally con data di omologa a partire dall’anno 2000;
- Kartcross con normative come quelle in vigore fino al 2019:
- Junior buggy con regolamento europeo
- buggy 1600
- Super buggy con regolamento europeo
- Nuova categoria per bambini a partire dai 9 anni

A parole sembra tutto facile e mi rendo conto che l’investimento da fare, seguendo le mie idee, non sia proprio economico ma ricordiamoci che il prodotto offerto da questo sport, se ben usato, è di valore commerciale molto alto.
Mi permetto di dire un’ultima cosa. Ho avuto modo di vedere alcune gare in questi ultimi anni e sono rimasto scioccato dalla poca dignità tecnico sportiva di alcuni piloti.
Vi chiedo cortesemente...non presentatevi in pista alle verifiche tecniche con le vetture ancora sporche dalla gara precedente e con un’estetica a dir poco carnevalesca! Ne va della SPETTACOLARITA’ di questo sport. Grazie.

In fede


ANDREA BRIONI
08/04/2020 19:27
 
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questa discussione è partita qualche giorno fa sul gruppo facebook di Vaccarino, ma visto che è un gruppo chiuso è giusto che abbia sfogo anche qui dove chiunque puo registrarsi e rispondere o semplicemente leggere, cerco di fare copia incolla dei messaggi e mi scuso se qualcuno non viene messo ma potete farlo anche voi



Giordano Casali
Andrea Brioni.....il tuo ragionamento e giusto pero pero io sono del parere che in Italia lo sport nostro e considerato poco più di "zero"...... Se io ,soldi permettendo,mi dovrei imbattere in regolamenti FIA di questo genere chiaramente non investire i certamente nell'atocross ma magari in rally o rallycross,e penso che questo e il ragionamento che farebbero tutti,........se la FIA metterà queste restrizioni x me l'auto cross finisce ........
Io non voglio fare il guasta feste demoralizzare la gente........ma come cazzo si fa a spendere migliaia sopra migliaia di soldi sopra vetture x fare un misero campionato che non vale niente? Scusate lo sfogo....


Andrea Brioni
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Giordano Casali hai parzialmente ragione dal mio modo di vedere. ti faccio una domanda: ti sei o vi siete mai chiesti perché giudicano lo sport dell'autocross "poco più di zero? vorrei anche precisare che molti sport motoristici hanno sempre messo delle restrioni e forse è proprio l'autocross che non le ha mai messe. Concludo dicendo che uno che ama questo sport se è ben organizzato non cambia con i rally (che abbastanza diverso come concetto)ma bensì è più probabile he un rellista venga a correre nell'autocross.

Emanuele Moronco
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Come é già successo anni fa con i vari Bentivogli, Errani... Andrea.



Mauro Bologni
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Andrea, ovvero quando i discorsi si fanno con il cuore.
Credo che negli ultimi 25 anni ci sia stata una continua e affannosa ricerca di soluzioni atte alla rinascita. Sono cambiate troppe cose, i gusti delle persone si sono modificati, le scale dei bisogni individuali radicalmente stravolti. Nello sport , nelle passioni della propria vita.
La questione "costi" ha avuto un peso determinante. La questione "crisi economica" vera o presunta ha dato minori possibilità. Le aziende negli anni 80 regalavano soldi perché era facile farlo fiscalmente, negli anni 90 si rubicchiava qualcosa con le fatture di sponsorizzazione alle asd, sempre con la finanza col fiato sul collo...
Le attività economiche del paese erano dominate da piccole officine, carrozzerie e partita Iva portatori sani dell' ingegno autocrossistico e di altre discipline motoristiche.
Qualcosa è cambiato. Noi stessi siamo più entusiasmati dal ricordo del rumore delle 500 dkw o da quella col motore Guzzi di Zaccaron che dai dieci titoli europei di Bernd Stubbe.
Le soluzioni le hai dette tu e le condivido. Solo se dai un'impronta, un'immagine di successo, ottieni successo. Se le piste fanno sorridere, se le vetture sono approssimative, non sarai così attrattivo per il pubblico.
La civiltà televisiva e social tiene sempre più conto di ciò che appare è di come appare. L'approssimazione non può essere più tollerata visivamente. Credo che ci sia del buono nei regolamenti europei per creare un briciolo di rilancio. Ma l'autocross deve essere anche fenomeno locale, e allora ben vengano trapianti , e creazioni ingegnose col solo limite della sicurezza. Tutto questo non darà gli incentivi fiscali per fatture di sponsorizzazione e forse non avvicinerà il grande pubblico che la domenica preferisce il mare alla polvere e al sole rovente delle piste. Ma è il tentativo di veder rimpinguati schieramenti di partenza.
Su una cosa sono d'accordo: lo sport dei motori non sarà mai uno sport per poveri. Tutti se ne dovranno fare una ragione.
Scusa la lunghezza
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Andrea Brioni
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sono d'accordocon quello che hai scritto l'unica nota negativa che non mi piace quando si parla del passato.. Credo che se ci fosse la possibilità di rilancio non bisogna parlare di com'era l'autocross ma di come sarà.
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Mauro Bologni
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Andrea Brioni certo, viene spontaneo però capire da dove si partiva e quale era il substrato socio economico.
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Mauro Zamparutti
Bellissime parole Andrea che denotano Passione Vera!!
La realtà però è che quello che tu proponi è a metà tra la formula uno è il correre a “piedi”....
Ti do ragione su sport “costoso”..... ma ci vuole anche Anima... e ti parla uno che dall 82 all 87 … Altro...
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Andrea Brioni
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E' pura verità su quello che è accaduto negli anni 80/90 ma non credo che tanti siano scappati per i costi visto che in quei anni soldi ne giravano, ma credo che siano scappati o meglio non è arrivata gente nuova per il semplice motivo che chi aveva cominciato a lanciare quel nuovo tipo di format non gli è stato permesso di concludere il programma di rilancio
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Mauro Bologni
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Andrea Brioni Invernizzi e Tabaton. Credo il livello massimo raggiunto del cross a quattro ruote sia stato con loro. Anche se poi ci fu la rivolta...
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Andrea Brioni
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Mauro Bologni quando si cerca di rilanciare un progetto come questo non si può pretendere di avere ottimi risultati in una stagione
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Aldo Consoli
Credo che Giovanni Trincossi e Tommaso Cosmo possano dire qualcosa
Al riguardo e loro hanno messo soldi tempo passione e quasi sicuramente metà fegato
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Tommaso Cosmo
Io mi sono dedicato un bel po', anche con qualche soddisfazione, ma il risultato è stato comunque insufficiente. Speravo un'altro futuro. Giovanni invece si è dedicato molto di più, sopratutto economicamente, ottenendo un ottimo risultato con il RIORC. Tuttavia, in relazione agli sforzi profusi, il risultato non è appagante a mio avviso.
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Andrea Brioni
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indirettamente li ho citati. Grande Tommaso Cosmo e grande Giovanni Trincossi che sta facendo un ottimo lavoro a Ravenna
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Tommaso Cosmo
Andrea è un grande appassionato, oltre ad essere un bravo oratore, si vede anche dalle cose che fa per lavoro. Come abbiamo già detto in svariate occasioni, non ultima qualche mese fa con le gambe sotto al tavolo... io discorso è chiaro, e probabilmente anche "potenzialmente risolvibile tra persone ragionevoli". Il fatto è che questo sistema si è arroccato su posizioni troppo estreme e sicuramente a più di qualcuno conviene lasciare i piatti della bilancia in equilibrio come stanno. Questo a discapito di piloti, organizzatori ed appassionati in primis. I post che pubblicate su questa bellissima pagina ne sono il chiaro esempio. La deregulation in questo caso non ha dato, oggettivamente parlando, i frutti sperati. Solo macerie fumanti.
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Daniele Barbieri
Cominciare dall ultima tua richiesta sarebbe già qualcosa!!! Ho visto roba da PAURA!! Ultimamente! E soprattutto NON SICURA!
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Roby Ginevri
E io metto un video ( scusate la qualità ) di una gara di AUTOCROSS a Porlezza nel 88. Si correva in allegria e forse poca poca poca sicurezza.... ma che ricordi...


Matteo Altoè
Io sono abbastanza d'accordo con Andrea Brioni.
Per cercare di fare un sunto del mio pensiero, bisogna puntare sulla spettacolarità, per il pubblico e soprattutto per i nuovi che potrebbero aggregarsi se solo conoscessero un po di piu questo sport. La professionalità da parte dell'organizzatore nel creare bei eventi, organizzati e con un bel contorno è una delle cose piu importanti, linfa vitale se uno vuole sentirsi un Pilota nel suo piccolo. Scommetto che poi nessuno si lamenterebbe piu degli 80 euro di iscrizione. Per arrivare a questo pero i primi a dover metterci professionalità dobbiamo essere noi piloti, presentandoci con macchine curate e rispettando orari e le regole che ci sono.
Riuscire poi a nutrire di partecipanti le categorie, lo si puo fare anche con cilindrate diverse bilanciando magari i pesi. Buggy 1600 e superbuggy molte volte si contano su una mano, bene caregoria unica. Si ai trapianti nelle gare Aci e alle auto con scaduta omologazione, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza.
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Andrea Brioni
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Matteo Altoè mi piace quando dici che sostanzialmente ci vuole impegno da parte di tutti per aver un buon risultato
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Matteo Altoè
Andrea Brioni rimango anche sull'idea che comunque con un "autogestione", come quella attuale, le cose non cambieranno mai, si continuerà a sopravvivere.
La svolta potrebbe essere un gruppo organizzatore che prenda le redini in mano, competente e pres… Altro...
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Valentino Iocca
Matteo Altoè concordo, cosa ne pensi,
Trovare un presidente autocross che prende iniziative magari anche economiche , con l'aiuto di csai e uisp unire i campionati, farne uno unico, così da far venire il pubblico a vedere tanto spettacolo, avere tant… Altro...
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Emanuele Moronco
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Un Campionato dal quale si potrebbe prendere spunto é quello Olandese secondo me. A parte i molti iscritti loro hanno il "Pacchetto gara" dove ad ogni prova del Campionato Nazionale c'è il promoter che allestisce tutto (postazioni, transenne, monitor o… Altro...
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Andrea Brioni
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Emanuele Moronco bisognerebbe prenderlo d’esempio
· Rispondi · 22 h
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Massimo Lazzari
Purtroppo secondo me i problemi sono due:
1 le federazioni sono sempre più assatanate di soldi e di politica e mettono ai comandi gente che dello sport in questione non ne capisce un emerito c.....… Altro...
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Luca Voltarel
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Massimo Lazzari giustissimo il tuo discorso, però per un ipotetico sponsor sapere che il pilota che vorrebbe sponsorizzare fa gare con poca visibilità e pubblico non è molto vantaggioso. Credo più che il discorso sponsor e altro debba partire più dall'alto, da chi organizza, quindi poi quando si ha visibilità e tutto il resto sarà più semplice per i piloti trovarne
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Massimo Lazzari
Ah aggiungo che ormai e’ da più di 10 anni che a novembre tentiamo di coinvolgere le auto da autocross,alla manifestazione in dogana a Treviso, con scarsissimi risultati.
Si e’ vero non sarà una pista da europeo ma penso che ci si può accontentare visto L iscrizione di 20 euro e che come pubblico ogni anno arriviamo intorno alle 3000 persone paganti!
Visto che il modo per farsi vedere c è ma non viene sfruttato ... a voi la risposta!
· Rispondi · 22 h

Massimo Lazzari
Luca Voltarel il tuo discorso può essere anche giusto ma ricordati che per uno sponsor nel 2020 o corri in F1 oppure a le mans, tutto il resto e’ solo per o aiutarti in quello che fai perché siete amici o per “giri” economici e fiscali.
Lo sport non può investire per farti pubblicità a te semmai e’ il contrario
· Rispondi · 22 h

Andrea Brioni
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Massimo Lazzari Il Kart nazionale è preso esattamente come l'autocross ma se lo seguiamo a livello internazionale gode di ottima salute. Mattia Baggio ha colto il senso del mio discorso. Mi spiego. La parte del kart che gode di ottima salute e che si b… Altro...
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Massimo Lazzari
Sinceramente a livello commerciale il kart internazionale funziona ma a livello funzionale, ovvero scoprire nuovi talenti, e’ morto completamente.
Ti ricordi negli anni 90 andavi a correre anche con il kart messo sul tetto dell auto, ma se avevi “manic… Altro...
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Mattia Baggio
Io non corro in autocross, ma spero di farlo abbastanza presto, trovo le parole di Matteo Altoè e Valentino Iocca le più azzeccate. Penso che a tutti piacerebbe vedere tv e interviste in giro per le piste, la visibilità é diventata la cosa primaria in qualsiasi settore. Per avere questo servono soldi, per avere soldi servono sponsor e promoter, e per avere questi serve solo uno staff che gestisce autonomamente il tutto interagisce con gli sponsor e gli da visibilità, avendo tutto questo a chi non piacerebbe trovarsi nella mischia? Campionato Olandese é l'esempio come già citato.
· Rispondi · 22 h

Andrea Brioni
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Mattia Baggio hai colto il segno in pieno. E' una catena di giunzione. Se ce la qualità il prodotto si vende facile.
· Rispondi · 21 h

Matteo Altoè
Andrea Brioni bene dai, da dove partiamo?
· Rispondi · 20 h

Andrea Brioni
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[Modificato da acm46 08/04/2020 20:20]

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CONSOLI ALDO
08/04/2020 20:08
 
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Enrico Ruzzante
Secondo me avete centrato molti argomenti ma uno dei problemi principali è che viviamo in un paese che lascia troppo permissimismo.
Sicuramente verrò criticato per questa mia affermazione ma secondo me un'idea per risollevare il movimento dovrebbe essere la seguente.
Un organo superiore "coni" che detta le regole ai vari aci sport, uisp, endad, automobilismo e chi più ne ha più ne metta, che dica agli organizzatori quali sono le regole da seguire nel progettare gli impianti classificandoli di serie A o B in base a dei requisiti che potrebbero essere la larghezza e lunghezza del tracciato, servizi igienici, infrastrutture ( lavaggio auto, corrente ai box, punti di ristoro etc). Regole chiare e non interpretabili valide per tutti.
Da lì l'organizzatore potrebbe scegliere se realizzare/aggiornare l'impianto per seguire una federazione o più federazioni contemporaneamente ( più farà lavorare la sua struttura più avrà soldi da reinvestire o da tenersi in tasca. Per me può fare quello che vuole con quello che incassa, ma un imprenditore sa' che se non sta al passo con i tempi la sua attività rischia di chiudere)
Il campionato principale dovrà essere quello aci visto che è l'ente legato alla fia che rappresenta il motorsport nel mondo. In questo momento ci potrebbero essere tranquillamente 6/7 piste che con un piccolo sforzo possono essere ritenute all'altezza.
Gli altri enti organizzerebbero campionati regionali propedeutici con una eventuale finale italiana per decretare i vari campioni delle suddette federazioni.
Verrebbe da se che chi vuole cominciare spendendo "poco" punterebbe sui campionati sottocasa per poi provare a confrontarsi con i big del campionato Aci.
Quando mio fratello ed io abbiamo cominciato a correre facevamo il regionale uisp a vittorio Veneto, badia calavena etc quando capitava la gara di italiano a Vittorio Veneto avevi modo di capire se eri a livello dei più forti dell'italiano o no. Nel caso nostro lo spirito competitivo e qualche risultato positivo ci ha fatto fare il salto per seguire il campionato italiano e non più il regionale.
Anche nell'europeo ci sono i soliti 10 per categoria che seguono tutto il campionato e poi il resto dello schieramento è formato dai piloti nazionali o da qualche estero che vuole provare un'esperienza in un circuito che ritiene meritevole dello sforzo che richiede una trasferta.
Anche i requisiti di sicurezza minima devono essere gli stessi.
Abbigliamento omologato, collare hans con sedile adeguato al casco o collare simpson obbligatorio.
Sedile omologato per Aci, anche scaduta omologa per le altre federazioni.
Regolamento e categorie identico a quello fia per le gare Aci con la possibilità di inserire altre categorie che rispettano le norme di sicurezza fia con la possibilità di correre con un mezzo di 20/30 anni anche se di omologa scaduta vedi campionati francese o spagnolo.
Regola principale la sicurezza del mezzo. Poi che sia una fiat con motore Volkswagen o moto poco importa un equilibrio lo si trova gestendo i pesi minimi.
Facendo così ci sarà una selezione naturale di quali campionati o federazione seguire. In base a cosa ti offre l'organizzatore il pilota sceglierà dove andate a correre.
La dimostrazione è che al momento attuale maggiora offre il pacchetto migliore e nonostante molti si lamentino il numero degli iscritti gli da' ragione.
Se il campionato principale offrisse un surplus di servizi tipo immagine delle strutture, mezzi Esteticamente curati, canali tv social dove vedere gli eventi e chi più ne ha se ne inventa il tutto si potrebbe rilanciare.
Dico il campionato principale perché teoricamente è quello che ha più agganci ed esperienza nei vari settori dell'organizzazione di eventi.
Tutto ruota attorno al denaro che poi torna indietro.
Nella mia visione è un programma su minimo 3 anni.
Ma in questo momento non vedo nessun pazzo che investirebbe cifre importanti nel sostenere il tutto di tasca sua nel bene e nel male senza delle regole certe e degli impianti permanenti e non in balia delle regole comunali che seguono il vento della corrente politica del momento.
Vi prometto che se vinco il superenalotto un milione lo investo io per prendere in mano la situazione
· Rispondi · 20 h
Enrico Ruzzante
Centra poco con il discorso qui sopra ma se fosse per me al campionato europeo darei la possibilità di partecipare in base ai risultati ottenuti nel proprio campionato nazionale.
Esempio: i primi 10 di categoria del campionato europeo precedente ammessi di diritto al successivo campionato.
Ipotizzando un numero massimo di 48 partecipanti per categoria creerei in base all'importanza del campionato nazionale un coefficiente per assegnare i concorrenti che hanno la possibilità di iscriversi.
Viene da se che attualmente gli spagnoli, francesi, cechi hanno più diritto di italiani, greci etc di posti disponibili in griglia.
Ogni anno si valuteranno le quote per nazione in base al l'evoluzione del campionato nazionale.
Se il primo pilota per nazione avente diritto di iscrizione rinuncia il diritto passa al secondo e così via.
Facendo così il livello di competizione in gara è assicurato sia a livello europeo che nazionale.
Di conseguenza se uno se vuole puntare a fare qualche gara di europeo prima si impegna nel nazionale.
· Rispondi · 20 h


Matteo Altoè
Enrico Ruzzante concordo con te sul fatto che per enti tipo msp sarebbe piu giusto magari fare la prima parte della stagione solo fasi regionali e magari seconda parte della stagione per primi classificati (poi sarebbe da vedere se i primi 3 piuttosto che 5 piuttosto che 7) fare le finali nazionali magari su 3 tappe.
E concordo anche sulla meritocrazia per partecipare alle gare di europeo. Nelle altre specialità esiste il ranking, secondo il quale a seconda dei vari risultati ottenuti viene stilata una classifica generale di tutti i piloti di tutte le nazioni, sarebbe una figata
· Rispondi · 19 h

Emanuele Moronco
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Un pò come nello Speedway. Nei Gran Prix (come viene nominato il Mondiale) sia individuale che a squadre i migliori 8 del precedente anno partecipano di diritto anche l'anno successivo, i succesivi 8 vengono stilati in base ai risultati di altre gare di qualificazione in giro per l'Europa.
· Rispondi · 13 h

Emanuele Moronco
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Sono andato off topic con questo esempio, lo sò. Ora torno nella discussione. Se aggiungessimo uno o due tracciati oltre a Maggiora, Ravenna e Vighizzolo soprattutto nella zona centro/sud del paese,almeno dal punto di vista dei siti di gara saremmo competitivi.
· Rispondi · 13 h

Enrico Ruzzante
La ripartenza viene dagli impianti.
Se esiste un luogo dove andare a girare al sabato pomeriggio o domenica anche da soli in open day da lì riparte il tutto.
Se non sei nato nell'ambiente difficilmente parti in un avventura che non conosci con trasferte da 200/300 km.
Magari arrivi con il tuo mezzo allo sbando stacchi una ruota, non hai i ricambi ricarichi torni a casa con la coda tra le gambe e abbandoni il tutto.

Aldo Consoli
Concordo con quanto scritto da Enrico Ruzzante riguardo alla federazione e gli enti di promozione, ma già dai nomi c'è una selezione naturale, il campionato da imitare è quello francese funziona alla grande, in più io farei una selezione sulle categorie( troppe negli enti). Se si chiama ente di "promozione" quindi persone che si approcciano a questo sport non per forza deve cominciare con una auto 4x4 o un Superbuggy o buggy1600 anche perché sono costose come auto sia da fare che mantenere, quindi lascerei delle categorie più economiche come la classe A B Sport D e kartcross per approcciarsi allo sport e poi se ti ritieni e lo meriti grazie ai risultati e la possibilità economica passare alla federazione di riferimento e puoi permetterti di correre in classi 0-2000cc, Buggy 1600 Superbuggy touring e kartcross.
Solo così riesci ad avere una categoria a te giusta abilità/costi e ad avere delle categorie più folte perché il problema maggiore sono le categorie che ho elencato per la federazione è tolto dagli enti, 5 proto negli enti e 4 nella federazione sono in entrambe i casinò scarse inve come dico io sarebbe una da 9 stesso discorso per le touring e Superbuggy. Inutile che mi venite a dire che la federazione costa troppo e poi avete una Delta integrale o una yaris o una saxo v8 oppure una fiesta ECC ECC, se avete queste auto oppure prototipi 4x4 avete anzi abbiamo la possibilità anche di comprarci la tuta omologata pagare un'iscrizione da 150/200€ ECC ECC ECC . Scusate la mia grammatica spero si sia capito
· Rispondi · 10 h
Aldo Consoli
Per quanto riguarda gli impianti ne abbiamo a volontà e un'altra cosa che voglio dire che gli enti hanno un regolamento e pochissime piste rientrano in queste regole, cito solo la velocità media che non deve essere superiore ai 50kmh. Qua te di loro ci sono dentro? 2/3? 4? È il resto? Questo è un altro motivo perché io con un buggy16oo che di 1 marcia fa' 70kmh e su alcune piste scarico la 4 marcia mi dite come posso rientrare nei parametri degli enti? Peggio per le categorie superiori come Superbuggy touring e anche kartcross. Questo era per completare il discorso iniziato sopra. Questa selezione di categorie è fatta anche in modo che chi ha una categoria A o B ha la possibilità di potersi confrontare con i piloti della federazione perché la categoria è 0-2000cc ( chiaramente con la auto a norma) ( grazie agli sforzi di Giovanni Trincossi e Tommaso Cosmo)e togliersi lo sfizio di correre in un impianto superiore e con auto di livello superiore .
· Rispondi · 10 h · Modificato

Aldo Consoli
Andrea Brioni parlare di questo su un gruppo chiuso non ha molto senso, non tutti possono leggere e rispondere
· Rispondi · 10 h

Andrea Brioni
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Aldo Consoli quindi cosa proponi di fare con questa discussione?
· Rispondi · 10 h

Aldo Consoli
O si apre il gruppo o si porta in una pagina pubblica come autocrossitalia.it oppure aprire una discussione sul forum che è il riferimento di tutti
· Rispondi · 9 h

Andrea Brioni
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Aldo Consoli Alex Gatton Gattoni Emanuele Moronco
· Rispondi · 9 h

Emanuele Moronco
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Anche una discussione sul forum di Autocrossitalia.it potrebbe aumentate di molto il bacino d'utenza. Anche perché non tutti hanno Facebook.
· Rispondi · 8 h

Andrea Brioni
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Emanuele Moronco ok Aldo Consoli se vuoi pubblicare la mia lettera ti autorizzo
· Rispondi · 8 h

Aldo Consoli
Emanuele Moronco vero, il 50% dei moderatori del sito non lo hanno
· Rispondi · 8 h

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Valentino Iocca
Allora chi se ne intenda FACCIAMO UNA PETIZIONE CON FIRME DA MANDARE AI PIANI ALTI! PIÙ SIAMO Meglio è.
Scrivendo I punti che sono da cambiare ecc, se tutti i piloti o comunque 70 80% e d'accordo sarà una buona chance
· Rispondi · 8 h

Andrea Brioni
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Valentino Iocca scusa vuoi fare una petizione? Qui non si tratta di fare una petizione, bisogna trovare una e dico una persona di riferimento che porti avanti un progetto.
· Rispondi · 8 h

Valentino Iocca
Andrea Brioni allora parliamone in gruppo aperto per tutti gli autocrossisti






questo quanto scritto ...manca qualcosina ma non concetti o idee

[Modificato da acm46 08/04/2020 20:21]

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CONSOLI ALDO
08/04/2020 21:24
 
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Ciao Andrea, non seguendo le discussioni su Facebook, ti rispondo senza aver letto gli altri commenti, ma ti rispondo col cuore, non so quanti anni tu abbia, comunque hai fatto una descrizione dettagliata della nascita della disciplina e lo spirito per cui era nata, per mia fortuna ho vissuto come spettatore negli anni 70 alle prime gare, dove piloti arrivavano con la propria macchina che normalmente usavano, per correre, vedi Succi di Ferrara, erano tutti pionieri, di uno sport che stava nascendo con lo spirito che dicevi, divertimento e spettacolo a basso costo, come hai giustamente detto, è stato necessario fare dei cambiamenti, in tutti questi anni, per mettere in sicurezza, macchine, piste, piloti, portando inevitabilmente ad un aumento dei costi.
In tutti questi anni, personalmente ho corso in tante specialità diverse, dal motocross, enduro,al fuoristrada CIVF ed infine ho deciso di finire la "carriera" da pilota, proprio nell'autocross, proprio in quella specialità che mi aveva fatto accendere la miccia della passione, detto questo ti posso dire, che l'autocross è ancora uno sport motoristico, abbastanza a buon mercato, non dico sulla preparazione della vettura o sull'abbigliamento, ma su quello che sono i costi di iscrizione e spostamenti, sempre nell'ambito di un campionato Italiano, per farti un esempio nel 2019 ho partecipato alla prova dell'europeo a Maggiora con un kartcross e mi sembra se non sbaglio che l'iscrizione fosse meno di 200 euro, considerando che l'ultimo anno che ho corso nel CIVF, nel 2009, l'iscrizione per l'italiano era di 380 euro+ iva e vero che all'epoca c'erano degli sponsor, ma comunque la messa appunto del mezzo era più costosa, quindi trovare una soluzione giusta per tutto e per tutti è praticamente impossibile, l'importante è mantenere alta la passione e cercare di fare il meglio che si può 😎
10/04/2020 09:56
 
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il concetto più diffuso e condivisibile è quello da cui parte Brioni, basandosi su cosa ci sia scritto riguardo l'autocross su Wikipedia (tra l'altro quella pagina l'ho scritta io, nel lontano 2005).. spettacolarità; che non vuol dire incidenti, autoscontri, numeri da circo, bensì un preciso insieme di caratteristiche che fanno dell'autocross un unicum, perchè anche solo una disciplina apparentemente simile all'autocross, com'è il rallycross (quello moderno almeno, quello 'storico', o 'vecchio' io lo adoravo) questa spettacolarità non ce l'ha, secondo me.

A mio parere quello che ha riassunto i punti focali, ma anche tirato fuori alcune questioni secondo me fondamentali, è Aldo; io sono totalmente allineato con lui..

io comunque non penso ne che se scrivessi le mie idee potrebbero servire, ne tantomeno che qualcuno si prenderebbe la briga di interessarsene, anche perchè questo forum ormai da anni è seguitissimo (parlano i numeri), ma non piu partecipato.. quindi se qualcuno volesse continuare il discorso anche qui, lo dica chiaramente almeno ha un senso continuare a scrivere.

chiudo solo dicendo che parlando di categorie, trapianti, sponsor, soldi, piste, non piste, aci, enti, europeo e tutto quello che si vuole, purtroppo si fa finta e non si è consapevoli che queste cose sono state dette e ridette per 20 anni se non di più, e se non è mai servito è perchè il vero problema è un altro:

si tratta della mentalità, dei valori, della cultura, dell'educazione, della serietà della gente. Quindi ogni discorso strategico/programmatico sta a zero, perchè gli esempi di buoni propositi negli ultimi anni ci sono stati, ma se poi i vari individui ragionano sempre per polemica e per pro orticello meo..

[Modificato da BOLLO (manuel) 10/04/2020 09:57]

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manuel
10/04/2020 10:33
 
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Condivido totalmente il messaggio di Bollo.

Il problema insormontabile non sono sponsor, piste, tv, social, soldi, macchine belle o brutte, categorie, Federazioni, figuriamoci!

Il problema è che bisognerebbe mettersi in testa che si raggiunge un risultato solo se si cambia COMPLETAMENTE mentalità. E si agisce ESCLUSIVAMENTE per un fine comune. Va annullato qualsiasi particolarismo. In sostanza basterebbe che ognuno di noi facesse la sua parte anche solo a partire dall'essere puntuale nelle verifiche, corretto in pista, esaltarsi per la propria vittoria come per quella del proprio avversario, fare promozione ognuno per quanto gli è possibile sui social, nei gruppi di whatsapp ecc. Non è banale, non è poco, è tutto! Si creerebbe aspettativa, entusiasmo e da lì sarebbe possibile fare un salto alla volta, fino a raggiungere un livello decente, quantomeno a livello delle altre nazioni. I francesi fanno così. L'autocross non sarà mai la F1, non siamo ingenui, ma quantomeno potremmo avere una specialità florida e ricca di eventi, con una buona partecipazione e seguito. Anzichè leccarci le ferite alla fine di ogni anno, ringraziando di essere ancora vivi.

Basti pensare che questa discussione è nata su un gruppo PRIVATO di facebook e che è venuta fuori grazie ad Aldo, come dire, lancio delle idee per risolvere il problema della fame nel mondo nel gruppo mamme dell'asilo di whatsapp...
Sono idee condivisibili, per carità, e c'è da apprezzare l'entusiasmo e ringrazio che ci sia ancora qualcuno che ha voglia di ragionarci sopra. Ma sono esattamente le stesse questioni che affrontavamo 20 anni fa alla nascita di questo sito e forum. E nulla è cambiato. Nulla. Nonostante gli sforzi di molti, Tom e Giovanni in primis.

Sono 20 anni che sento gli stessi discorsi ma tutto finisce sempre con "c'è bisogno di.." e invece quello di cui c'è davvero bisogno è che, se veramente ci interessa, ognuno faccia la sua parte.
Ma non succederà mai perchè non fa parte della mentalità italiana.
FINE
10/04/2020 12:01
 
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Buondì,
il caro vecchio discorso del "dai che risolleviamo la disciplina" ritorna abbastanza puntuale come in ogni pausa di fine anno.

Credo che un focus sia da fare prima di tutto sulla conoscenza e sulle regole, purtroppo non ci possono essere ragionamenti atti a migliorare, affinare o evolvere una disciplina o un qualsiasi evento o argomento, quando non lo si conosce o non si accetta, cosa ancora più grave ma diffusa.

Io lo so che molti mi metterebbero alla forca anche senza conoscermi solo per quello che scrivo, ma voglio ricordare, che a differenza di quanto detto da Brioni, che io (e pure il mio omonimo, Bollo, come pure Markciccio) non sono figlio di pilota, nè nipote, nè niente. Sono un appassionato di Autocross , anzi, sono forse un ultrà dell'autocross e cerco di dare tutto il mio contributo (su e con questo sito, alle gare, nei rapporti coi piloti-amici, in pista, sia in termini di presenza, che economici, anche se limitati magari, che operativi. Non mi interessa assolutamente che qualcuno perisca in favore di altri, mi interessa che la chiarezza regni perchè è l'unico modo per capire le cose.

Io odio tutta la dirigenza inefficiente presente in Aci Sport ( ricordo che A-Csai / Aci-Csai / Csai NON ESISTONO PIU'!!! Basta! NON CI SONO!), abbiamo passato anni con segretari e presidenti di commissione off road davvero incapaci, ora è cambiato qualcosa e secondo me si è visto, non che sia salito al trono un amante della disciplina, ma almeno è salito uno che vuole dei risultati e.. ci prova, nella sua maniera, talvolta-spesso-troppo sfruttando il lavoro di certi appasionati operativi. Altre volte puntando troppo su una disciplina che non vuole partire nonostante le enormi quantità di denaro impiegate...

Lo sappiamo in molti un elemento che ha spinto e risollevato l'autocross è Trincossi.
Trincossi ha portato in autocross cose che erano scomparse da anni:
1- serietà. Ha costruito un impianto, ha avuto grosse difficoltà dal punto di vista della polvere dell'aderenza e inizialmente anche per quanto riguarda i servizi, ma mai si è fermato, è sempre cresciuto, migliorato ed ha sempre riinvestito ogni centesimo.
2- pubblicità. L'autocross non si vedeva in televisione dagli anni 90!!! NEEESSUNOOO CHE SI SIA RICORDATO DI DIRLO IN TUTTI QUESTI MESSAGGI CAXXO!!
3 - regolamenti mancanti. Solo a promemoria il lavoro fatto per regolare l'avvento dei kartcross in Italia, ossia la produzione del regolamento tecnico
4 - CEZ ha portato in Italia un secondo campionato Europeo e ne ha portato il tricolore in giro per l'europa e assieme al tricolore ha dimostrato la qualità della persona italiana nei circuiti europei, che non è una cosa da poco,
5- STRANIERI - sono arrivati in italia, in una gara extra Europeo classico, piloti del calibro di Hosek, Kubicek, Albers, per citarne alcuni e i piloti che fino a pochi anni prima erano snobbati hanno potuto partecipare alla stesa manifestazione con questi campioni, con dei mezzi che fino a pochi anni prima nemmeno nei sogni avrebbero potuto o pensato o sperato e con Cinture scadute, sedili scaduti ed una licenza Aci Sport Light da 90 euro....ma vi rendete conto????

Mi fermo qui con l'elenco SOLO perchè diventerebbe stucchevole, pur non esagerando.

A fronte di tutto questo posso dire che i numeri relativi alle iscrizioni non sono stati lusinghieri, anche se posso dire che almeno qualche nome ha dato soddisfazione e anche qualche mezzo ne ha data, dall'altra parte invece, esistono piloti Aci Sport che un po' più di presenza la potrebbero dare.

Dall'altra parte odio tanto quanto chi da anni spaccia gli enti di promozione sportiva per organismi atti all'organizzazione di CAMPIONATI (non lo possono fare), tanto meno di un Campionato Italiano. Dal mio punto di vista è condivisibile quanto detto da Brioni relativamente all'allestimento di certe vetture a dir poco folcloristico , ma attenzione, se diamo a Cesare quel che è di Cesare, forse stiamo parlando di vetture che corrono una gara amatoriale, che rimane pur sempre una gara stimabile sotto tutti i punti di vista ma è una gara AMATORIALE, di "entry LEVEL" quindi posso anche accettare che in una gara fra amatori ci possano stare delle carcasse attaccate coi rivetti o con la rete dei conigli o che ne so, con quella da recinzione, non lo accetto sotto il punto di vista della sicurezza invece, ma ripeto, posso capirlo per una gara in cui uno inizia a capire la situazione e ci prova da neofita. Ovviamente non capisco dalla parte opposta i macchinoni (come già detto da altri) che partecipano a gare sempre amatoriali in cui ci sono appunto o ci dovrebbero essere, neofiti o persone con possibilità economiche un po' meno larghe, come si accennava nel post di Brioni relativamente al portafoglio gonfio.

Penso che riconoscere la propria identità e il proprio raggio d'azione sia fondamentale per gli enti di promozione (quindi UISP, anche se è improprio chiamarlo uisp, MSP, CSEN, ecc ecc)

Mi è piaciuta l'idea delle gare regionali, magari accorpando più regioni per dare fiato alle regioni con meno piste o meno piloti, sempre per quanto riguarda le gare di promozione sportiva.



Per rispondere a Massino Lazzari (mio Dio, eri poco più di un bambino 'ultima volta che ti ho visto, mi fa piacere "sentirti" anche se il tuo post è su FB e non sul sito Autocrossitalia) una gara all'interno di una fiera non è facile, non fa parte di un circuito di eventi, se lo fosse magari riceverebbe più consensi, se lo fate forse, verrebbe così sdoganata anche in Italia la gara come è stata menzionata sopra "allestita in modalità ONE SHOT" tracciato costruito e smontato in un fine settimana, cosa che appunto esiste solo in Paesi del nord Europa.

Detto questo, so che non potremo farcela da soli, ma quello che aiuterebbe, lo ripeto, sarebbe la chiarezza e la programmazione degli obiettivi, ossia la disciplina.

Non condivido il pensiero di Casali relativo al fatto che l'autocross vale zero, anche solo per il fatto di averlo pensato e di averlo scritto. Voto: ZERO. Senza offesa, assolutamente.

Ciao





[Modificato da TerraNelSangue 10/04/2020 13:26]
10/04/2020 13:27
 
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Mi permetto:
Non voglio fare ne premesse ne moralismo:
Credo che dopo tanti anni di discussioni sia arrivato il momento di dare solo soluzioni visto che i problemi li conosciamo tutti.
Alcune soluzioni personali le ho scritte nella lettera pubblicata in Facebook e poi copiata in questo blog.
Aggiungo un ultimo pensiero:
Se vogliamo un grande rilancio di questo sport deve essere fatto sotto il nome di una sola mente in grado di portare avanti questo progetto e nomino Giovanni Trincossi, che di fatto è l'unico che ha portato dei fatti.
Mi auguro solo nella sua espansione di questa iniziativa non restando fermo a Ravenna.

Andrea Brioni
10/04/2020 14:03
 
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Secondo me una soluzione primaria è fare chiarezza, ho inteso questo, cercando di spiegare il perché.

Nominare un Giovanni che già ne avrà fin sopra i capelli non credo sia perseguibile, ma prima ancora, a quale scopo? Guarda anche qui ed ora quante persone rispondono, che seguito potrà avere? Non c'è accordo fra enti, anzi aumentano di numero.. Sempre più divisi.
Forse quello che diciamo è già iniziato qualche anno fa e forse Giovanni sta già ricoprendo quel ruolo.
10/04/2020 16:27
 
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Rispondo a Manuel.
La gente rispondono poco a blog perché sono "fuori moda". Giusto per darti dei numeri (aiutati dal fatto che molta gente è più libera causa coronavirus) quando ho pubblicato la stessa lettera sul gruppo Facebook di Autocross Vaccarino - Piazzola sul Brenta in due giorni ci sono state più di 70 commenti e altrettante letture e se consideri che è un gruppo chiuso che comprende circa 450 membri non è poco.
Alla domanda " a quale scopo nominare Giovanni Trincossi'
La mia risposta è la seguente.
Giovanni è di fatto l'uomo che in questi ultimi anni ha dato più di tutti in termine di risorse.
Adesso proviamo ad immaginare che chiunque si metta a disposizione creasse un staff che organizzase eventi di autocross, sotto un ente che potrebbe essere ACI SPORT nel seguente modo.
L'ente organizzatrice s'impegna in tutto e per tutto in quel che riguarda comissari,cronmetristi, pubblicità dell'evento, tutta l'attrezzatura per controlli tecnici, scenografia del tracciato e tutto quel che necessita per lo svolgimento della manifestazione. Tanto per dare un idea avete mai visto un autodromo prima di un evento?
E' completamente spoglio mentre durante la manifestazione è molto scenografico e servizievole.
Ora detto questo, credo che chi corre e gli spettatori stessi dando un servizio completo, siano incentivati a partecipare ad uno spettacolo più che dignitoso e se poi ci aggiungiamo lo show offerto da questo sport il gioco è QUASI fatto.
Non è facile realizzare questo mio progetto ma nemmeno impossibile.
Questo potrebbe essere un buon incentivo per inserire anche team e piloti di altre specialità motoristiche e per Giovanni un bel lavoro a tempo pieno😉
10/04/2020 16:56
 
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Ti do del tu Andrea anche se non ti conosco

C'è troppa intelligenza e logica in quel che scrivi, e questo mi fa presumere che possa mancarti qualche pezzo riguardo la situazione attuale dell'autocross italiano.
Magari sbaglio eh; ma mi vien da pensarlo non perchè scrivi stupidate, bensì perchè molti quel che scrivi lo considererebbero blasfemia. Se fossero tutti concordi nel ritenere enti e aci sport consequenziali anzichè alternativi, più della metà dei problemi di cui si sta parlando sarebbero risolti.
[Modificato da BOLLO (manuel) 10/04/2020 17:08]

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manuel
10/04/2020 19:03
 
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Ovviamente questa ipotetica troup dovrebbe impegnarsi a tempo pieno, un lavoro vero proprio.
Avere Giovanni come boss sarebbe una cosa ottima, dovrebbe essere pero un cambio radicale e non so se lui se lo possa permettere.
Primo problema secondo me è avere la sicurezza di avere le piste. Non so se possa esistere una specie di contratto coi i paesi ospitanti le piste del tipo: contratto di 5 anni nei quali aver la certezza di non esser intralciati in alcun modo da norme o lamentele varie.
Una volta che si hanno certezze ipoteticamente per 7/8 piste, si puo iniziare ad investire sugli impianti.
Prendere in pugno la situazione regolamenti, chiarirli e definirli una volta per tutte. La butto la, per il primo anno 2/3 categorie di auto massimo. 1 categoria buggy 1600 e superbuggy unica.
2 categorie promozionali ovvero:1 kartcross e 1 prototipi junior dato che in giro ce ne sono moltissimi.
Sedile, cinture e abbigliamento omologati. (Escludo il serbatoio perche è gia una cosa che molti farebbero fatica a permettersi).
Una commissione sportiva (direttore, cronometristi e commissari) unica per le 10/12 gare che potrebbero esserci.
2 fotografi e 1/2 videomaker pagati per fornire materiale pubblicitario e media.
1/2 persone che si occupino del "giornalismo sportivo" che scrivano articoli poi collegati ai video da mandare alle televisioni e giornali.
Quota di iscrizione fissa.
Questo per quanto riguarda Aci.

Anche MSP potrebbe un po aggiornarsi, mettersi in linea per quanto riguarda le troppe categorie che ci sono secondo me. Magari tenendo il compito di organizzare i campionati regionali e magari a fine stagione fare 1/2 finali nelle quali far scontrare i primi 3/4 classificati per categoria dei vari campionati regionali.
Questi campionati regionali ovviamente da potersi disputare anche sulle 7/8 piste del campionato Aci.

10/04/2020 20:15
 
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Categorie secondo il mio punto di vista, sbagliando probabilmente:
-Gruppo 1: auto 2 ruote motrici da 0 a 2000cc (ovviamente i pesi dovranno essere proporzionati per reggere le differenze di motore tra un 1300 di auto a un 2000 o un motore di moto)
-Gruppo 2: auto da 2001cc in poi compresi i 4x4
-Gruppo 3: protipi junior fino a 1600 trazione posteriore
-Buggy: buggy 1600 e superbuggy
-Kartcross.
Il primo anno potrebbe essere cosi, qualora ci fossero numeri molto grandi in qualche categoria, l'anno dopo si puo aggiungere una categoria.
Trapianti ammessi e anche auto con omologazione scaduta (delta, porsche,ecc)
10/04/2020 21:10
 
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risposta a bollo
Quello che ho scritto a Manuel è un semplice copia incolla di quello che esiste in altri campionati.
WSK PROMOTION è un organizzatore di gare di karting, F4; F regional dove usa l'appoggio di ACI SPORT per gare italiane e a suo tempo anche gare CIK FIA sempre nel karting.
Esempi più grandi ma simili, sono nella F1 con Liberty Media Corporation e Dorna in moto GP.
I risultati di questi organizzatori li conosciamo non vedo per quale motivo non ci si può credere considerando lo spettacolo che offre l'autocross
10/04/2020 21:17
 
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Ribadisco:
Occorre essere realisti e non guardare a campionati che non c'entrano niente con l'autocross. In 50 anni ci hanno provato in tanti, sempre con gli stessi metodi o obiettivi. Non c'è da affidare nulla a nessuno.Non ce la fece Invernizzi quando c'erano i soldi, non credo che possa cambiare nulla oggi, proseguendo con questi metodi convenzionali.

Se volete bene alla specialità quello che al momento si può fare è condividere tutto il condivisibile. Le cose sono cambiate: occorrono canali di youtube dedicati, con video sulla costruzione di prototipi (avete presente quanti milioni di visualizzazioni fanno alcuni auto costruttori di go kart con motori della motozzappa?), condivisione degli eventi, delle prove libere, pagine di facebook (pubbliche, non private) con video attuali e storici, video delle gare in diretta, o con video con interviste ai piloti, teoria e pratica di meccanica sulle auto, dell'andamento del campionato, seguendo questo e quel pilota (avete presente Naska?) ecc .ecc.

Ci vorrebbe l'uomo forte al comando. Però con l'uomo forte al comando, per chi conosce l'autocross, non si è mai combinato praticamente nulla.

[Modificato da markciccio74 10/04/2020 22:16]
10/04/2020 23:24
 
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...mi permetto di esprimere il mio pensiero in merito a questa discussione...
...per quanto riguarda la persona di riferimento all' autocross moderno sicuramente è Trincossi Giovanni...è riuscito col tempo a riportare un campionato italiano ad un buon livello con la pista di Ravenna...impegno costante e dedizione e i risultati sono lodevoli...e per questo dovrebbe essere più supportato dalla Federazione in tutto...
...per i regolamenti tecnici ci sarebbero alcune cose sicuramente da rivedere e per le vetture la base primaria è sempre la sicurezza...gabbia e tutto il resto con la consapevolezza di essere in regola...
...per le piste con omologazione Aci si potrebbe proporre un campionato su 6 gare del tipo Ravenna - Maggiora - Vighizzolo e poi Ravenna reverse - Maggiora Reverse e ancora Vighizzolo...questa potrebbe essere un' idea...
...alla fine del campionato i primi 6 di ogni categoria si potrebbero sfidare in una competizione spettacolo a tempo (vedi Motors Show)...uno contro uno su un tracciato come si era già visto nel lontano 2012 a Maggiora...magari un sogno ma non certo impossibile...
...per la visibilità sicuramente Giovanni sa come pubblicizzare gli eventi a livello mediatico e si era visto bene nel 2018...
...queste sono le due cose che mi sono venute in mente al momento...e infine io sono certo dell' impegno di Giovanni nel portare avanti il suo progetto...ma ripeto che la federazione deve essere assolutamente più presente...
10/04/2020 23:36
 
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Francamente penso che i video tecnici di costruzione kartcross o buggy o auto non interessino piu di tanto.
Le persone le attiri mettendo figa nei video, scommetto che tutti conoscono tutti le auto kelly di nova paka. Ci vuole divertimento, birra, festa oltre alla bagarre che non è mai mancata.

Si deve poter/saper vendere la cosa e, ora come ora il prodotto autocross non lo è affatto se non in qualche caso (Ravenna e Maggiora).
11/04/2020 08:38
 
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spero di avere capito male ma vi dico quello che ho dedotto da tutto questo;
dovremmo trovare un soggetto che faccia un gruppo di lavoro nell'organizzare gare, eventi nelle gare, riorganizzare i regolamenti della federazione e degli enti e riordinare le idee degli organizzatori e proprietari dei circuiti sparsi per l'italia, mah ho dei seri dubbi ma potrebbe per assurdo succedere.
La cosa impossibile a mio avviso è riuscire a scavalcare la federazione e gli enti di promozione, arrivare ad avere prima di tutto contatti con il coni e poi avere fiducia da loro che prendono in considerazione le idee che gli si propone riorganizzando tutto, secondo voi acisport e gli enti stanno a guardare? Ma toglietevi dalla testa queste idee per favore che sà di assurdo.
Il lavoro che ha fatto Giovanni/Tommaso a livello Acisport è il massimo rangiungibile e credetemi quello che vedete migliorato sotto mano di Giovanni è solo 1\3 di quello che è stato proposto di migliorare o cambiare. Per gli enti non saprei dire molto perché escluso Roberto Colla non ho mai avuto rapporti con nessuno (anche li avevo espresso personamente delle idee ma niente contro un muro) ma penso sia lo stesso.
Sono nato e cresciuto nell'autocross e ho maturato gia da quasi subito un concetto.....l'autocross è uno sport povero che chi corre ci rimette soldi e chi organizza al meglio che gli vada ci va a paro, quindi comanda solo la passione noi a correre e gli organizzatori nell'organizzare eventi... se pensate di camparci o trarre profitto mi dispiace dirvi che avete sbagliato spiaggia.
Se non ho centrato il concetto (spero) ditemelo pure ma con parole povere come le mie, grazie.

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CONSOLI ALDO
11/04/2020 09:04
 
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Beh il concetto di Matteo, molto importante, che non hai citato spero tu lo abbia capito😂

Scherzi a parte, non è così, Brioni dice che un gruppo di lavoro organizzato (magari capitanato da Trincossi) che possa fornire:
-uomini
-impiantistica/strumenti
-allestimenti
Potrebbe affittare piste sul suolo italiano (es. vado a "pista X" e chiedo: senti, mi serve la tua pista con botte e mezzi d'opera per un fine settimana intero, quanto vuoi? 2000?2500?.. ok) - (es. x far capire credo sia esattamente come fa Sutter a maggiora quando fa il campionato Svizzero).
Quando il gruppo ha affittato 5 o 6 piste promuovi il tuo calendario elencando e pubblicizzando il tutto, come fecero nei primi anni 90 col trofeo CentroNord, ma lì non lo gestirono bene credo, nonostante avesse avuto gran risposte dai piloti)
Diventerebbe come un trofeo Tim per il calcio.. Serve uno sponsor per l'investimento iniziale.
L'organizzazione attira team e piloti la pubblicità attira tutti.
Aggiungo un mio pensiero, senza polemica: penso che se SCM avesse investito quello che ha investito x il RX (detto #sbagliostrada) nell'autocross e da Promoter (che è esattamente quello che si sta cercando qui in questo discorso, un Promoter) avesse collaborato con Vighizzolo, Ravenna e chi altri avesse voluto, i risultati sarebbero stati ben altri, almeno fin'ora, poi non so, magari il futuro li premierà.
Tornando a noi bisognerebbe fare attenzione a non calendarizzare troppe gare eed essendo un trofeo/torneo chiamatelo come volete, distaccato dal Campionato Italiano, si potrebbero decidere quali categorie inserire, proprio perché non vincolato dal regolamento del Campionato, es : cat fino a 1300cc kartcross, SB e Touring 4x4 cioè scelgo ciò che più mi farebbe spettacolo, scelgo qualità e numeri alti.. Ok? Senza vincoli.. Ovviamente qualcuno rimarrebbe fuori dal gioco..ho idea.

L'idea funzionò, come funzionò l'Europeo a squadre o la coppa Europa 1600.. Se il prodotto è appetibile la gente viene a curiosare.

Appoggio in pieno l'idea di Venturi sulla finale dei "magnifici 4" o "magnifici 6" a valle di un concetto così costruito.

Spero di avervi Chiarito le ideuzze
Ciao
[Modificato da TerraNelSangue 11/04/2020 09:34]
11/04/2020 10:07
 
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-da quello che ho capito e da quanto dice il telecronista riguardo al campionato centronord nonostante fosse sotto licenza csai, aci stessa organizzo il campionato open distruggendo il campionato del nord appunto e poi anche l'open perche è durato come un gatto in tangenziale....
sotto quale gestione organizzare? federazione o Ente? Federazione credo da escluderla visto il passato e se fosse ente sarà subito boicottato da aci quindi non vedo futuro a mio avviso.
Ma in tutti questi pensieri Giovanni ne è a conoscenza? n0n mi sembra abbia detto qualcosa e non penso che possa parteciparvici escluso mettere il circuito come gara.

cmq il concetto di Matteo è lampante e l'organizzazione che hai illustrato piu o meno mi è chiaro.


[Modificato da acm46 11/04/2020 10:10]

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CONSOLI ALDO
11/04/2020 10:27
 
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E' esattamente la descrizione di quello che fece Invernizzi: trovare soldi o sponsor, creare un campionato OPEN con classifiche a parte, trasmettere in tv le gare e sui giornali, promuovere gli eventi il più possibile.
Dopo un anno dovette chiudere tutto con i piloti che fecero una vera e propria sommossa. E ai tempi c'erano soldi e tantissime macchine.
Sono belle idee ma ribadisco che sono formule già viste nel passato dell'autocross. E che non hanno portato a nulla.
Certo, a meno di non trovare un mega sponsor che investe qualche milione di Euro. Da lì, tutto in discesa.
11/04/2020 10:37
 
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Ricordiamoci che stiamo parlando di ipotesi.. Quindi se qualcuno volesse O potesse intraprendere una strada così farebbe le scelte che riterrebbe più opportune.. Federazione, piste, ente, ecc ecc ma soprattutto Giovanni in questa storia non c'entra nulla perché stiamo parlando di fumo 😅
Mio punto di vista
11/04/2020 10:47
 
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Il problema è quello: si sta parlando di fare qualcosa di sicuramente bello me che per ora è e rimane nel campo delle ipotesi. La cosa principale è che manca un grosso sponsor e manca anche una persona che sostanzialmente abbandona la sua attività quotidiana per promuovere un campionato autocross. Se riuscite a convincere una Monster o una Red Bull, allora ne possiamo parlare. Ma credo che il periodo storico non sia dei migliori.

Quello che rimane fattibile sarebbe di promuovere, in autonomia, ognuno per se, alcune azioni semplici e di buon senso. Ad esempio che le vetture siano il più possibile presentabili ed esteticamente gradevoli. Altra cosa sarebbe che si frammentassero meno le partecipazioni, magari puntando su qualche evento in particolare, già a calendario, in modo da avere una partecipazione il più possibile alta in particolari occasioni. E, ribadisco, che ognuno sfruttasse il propri canali sui social pubblicando il più possibile sulla propria attività. Soprattutto non in gruppi chiusi. Ricordo che prima che Facebook si mangiasse tutto, questo forum aveva 100 mila contatti al mese, quindi un minimo funzionava. Ora è morto ma va purtroppo così vanno le cose.

Credo che occorra essere realisti e magari ricordarsi di quella che è stata la storia di questo sport, per evitare di percorrere strade già percorse inutilmente.


[Modificato da markciccio74 11/04/2020 10:54]
11/04/2020 11:57
 
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no no no, a me pare che si stia prevalentemente facendo fantascienza, ma ad ogni livello del discorso, come se non si volesse vedere o capire la situazione e la sua dinamica.

in Italia il bacino di vetture e piloti è ampio, ma frammentato e conteso.

Sugli EPS, come già detto, mi allineo a quanto detto da Aldo.. e mi dispiace, lo so che ci sono dei fenomeni che senza nemmeno conoscermi pensano che io sia uomo aci (hahahahahahaa) o comunque partigiano aci. Io sono solo uno che non riesce a fare a meno di tenere presente le regole che qualcuno migliore di me ha messo a punto, dunque non è un problema mio se ci sono un regolamento e delle prerogative generali per i campionati degli EPS.

Di Aci disprezzo qualsiasi cosa possa essere disprezzabile nelle entità statali di questo tipo, e cioè che più si sale nelle gerarchie, e più le competenze e la passione diminuiscono, lasciando spazio solo a profitto, bilanci, politica. Ha messo fine alla possibilità di prosecuzione dell'autocross nel 2005 con la peggiore di una lunga serie di scelte sbagliate e politiche inanellata durante tutti gli anni 90.
Il problema è che per organizzare certi eventi, con un certo standard (CHE CAZZO, NON VUOL DIRE CHE SIA MIGLIORE, MA SOLO DIVERSO NELLE PREROGATIVE, PERCHè SE IO DOVESSI COMINCIARE DOMANI, COMINCEREI DA MSP!!) che si voglia o no, regole alla mano, l'unico modo per organizzare gare adeguate al contesto autocrossistico europeo è interfacciandosi con Aci.

Per una vita il giocattolo è stato portato avanti da Scm, che da un lato ha fatto opera buona nel foraggiare chi ancora aveva un obiettivo al rialzo, ma dall'altro ha fatto progressivamente terra bruciata, assicurandosi il monopolio della specialità, quindi coltivando l'interesse per i propri eventi e non al rilanciarlo in generale. (certo, in quegli anni non è che fuori Maggiora ci fossero organizzatori su cui poter contare per organizzare gare su quei livelli).

Quindi quando Maggiora ha mollato il giocattolo, perchè (secondo me) ha annusato la ribalta che il nuovo RX assurto a Campionato Mondiale pareva poter garantire, che è successo al campionato autocross? riverso in un fosso.
E MENO MALE CHE C'ERANO UISP E TUTTI GLI ALTRI EPS A FARE CORRERE e a farci divertire

Sembra troppo merito per pochi, ma a quel punto solo Trincossi aveva un progetto (che in realtà era cominciato da Gonars con Tom Cosmo).. il fatto è che, diversamente da tutti i precedenti tentativi, l'obiettivo non era di far nascere un nuovo orticello, ma di cambiare le cose a livello generale, portando un'idea di autocross sia più internazionale, che più dialogante con la storia.
Quindi Giovanni non solo ha messo in piedi il RIORC, ma ha anche e sopratutto lavorato durissimo in federazione per far accettare proposte che aprivano il regolamento al passato e scardinassero quella chiusura che praticamente permetteva solo a vetture su standard letteralmente da Campionato Europeo, di poter correre il Campionato Italiano (caso unico in tutta Europa)

ok, fin qui son cose che tutti sappiamo, o almeno, si spera.
tutto questo presupposto per dire cosa:

grazie al lavoro di Giovanni, l'anno scorso solo alla gara di Ravenna a ottobre, su 7 TAX italiane iscritte ce n'erano 4 che fino a tre anni fa non potevano correre. 5 se ci fosse stata pure la Deltona gialla di Gallotta, e 6 se la provocata confusione regolamentare di inizio campionato non avesse estromesso Forti dalla gara di Maggiora.
La stessa proporzione si è avuta in questi ultimi 2 anni anche nei buggy.. E tutti lo sappiamo quante ce ne sono di vetture pronte per questo regolamento, vero?
E allora come la chiamate la risposta del popolo autocrossistico a questa mancata risposta data al pluriosannato Trincossi?
Forse perchè non per tutti il lavoro che fa Trincossi e la concezione che ha dell'autocross è propositiva, bensì dannosa?

mo son tutti a dire 'Giovanni, evviva giovanni, bastano giovanni e figa e il mondo cambierà'... no, guardate:
- il mondo cambierà quando a Giovanni verranno perdonate i piccoli difetti di gioventù che il riorc ancora in addirittura 3, dico 3 anni di vita non ha saputo sopperire.
- il mondo cambierà quando il fatto che Trincossi abbia fatto in modo di reintegrare vetture non utilizzabili, non venga visto come un approfittarsi del lavoro fatto dagli EPS in questi anni. Cioè, se non possono correre in aci, aci fa schifo, ma se aci li fa correre, fa schifo lo stesso perchè prima non potevano e adesso han bisogno di loro.. bha
- il mondo cambierà quando una svagonata di gente che ha il mezzo pronto da europeo o un kartcross anzichè preferire una gara regionale in solitaria, o una gara su una pista piccola, o andare a prendere schiaffi e farsi mangiare il cuore all'europeo senza aver mai fatto nemmeno un podio in italia, capisca l'importanza di dar man forte al progetto per cui il bellissimo e famossimo e osannatissimo Trincossi si sta sbattendo
- forse il mondo potrebbe cambiare quando sempre grazie a Trincossi, Maggiora viene re-inserita in calendario, e per tutta risposta si arriva a malapena a 50 iscritti
- quindi il mondo cambierà quando si riterrà un privilegio poter correre contro gente tipo Albers o Kubicec anche senza avere un mezzo per potersi iscrivere all'Europeo
- utile potrebbe essere a cambiare il mondo se chi dice 'devono fare di nuovo Ax a pasquetta a Maggiora' poi non lo vedi nelle gare Ax, bensì in quelle Rx
- non ultimo, il mondo cambierà quando ci si renderà conto che come dice Brioni, fare sport di motori è un impegno economico. Se non si è all'altezza di organizzare una gara Aci, non si organizza, perchè se poi va male sulle dotazioni minime, non ci si può lamentare di essere estromessi dal giro. Così come se non si ha la macchina in regola, non si passa. E poi però non ci si deve lamentare, sono le regole e fare ripicche come i bambini.

l'unico modo per trovare sponsor e farsi sentire per cambiare aprire ancora di piu i regolamenti, è andare in federazione coi NUMERI, ma i numeri in pista! non i piani, le cose, le proposte. Giovanni che tutti osannano ha fatto in modo che a guardare il piano globalmente, si potrebbero avere molto serenamente 60-65 piloti per gara (che dovrebbero essere 6, non 12. In tutta Europa i camponati nazionali stanno sulle 6 - 8 gare).
Se Giovanni andasse in federazione con 60 iscritti per gara, a dire 'visto? avevo ragione ad aprire il regolamento.. e pensate che ci sono anche i trapiantati che vorrebbero entrare' pensate che non lo ascolterebbero? Invece deve andare in federazione e dire 'visto? potenzialmente in Italia ci sono 30 altre vetture che potrebbero correre.. Ah si Giovanni, però perchè non vengono a correre?.............'


Dai..

con 6 gare, che per ora possono anche essere 4, E GRAZIE A BADA &.CO CHE IN QUESTO MOMENTO SONO UNA DELLE SPERANZE INSIEME A TRINCOSSI, uno può sia fare l'Italiano che il cez, che un sacco di altre gare in EPS

I presupposti per tutte queste speranze ci sono già tutti, ma il grido che si leva è uno solo: ARMIAMOCI E PARTITE!! anzi parti, Giovanni
[Modificato da BOLLO (manuel) 11/04/2020 13:14]

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manuel
11/04/2020 14:37
 
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bollo
Finalmente uno che tira fuori le palle in un discorso. Bollo mi piaci.
Dobbiamo smetterla di fare esempi storici che non sono andati a buon fine senza neanche spiegare il perché.
Se dobbiamo raccontare la storia raccontiamola bene oppure è meglio non fare paragoni, il passato è passato adesso pensiamo al presente.
Prendiamo le cose buone successe fino ad oggi e facciamone tesoro e quelle sbagliate sfruttiamole per non compiere lo stesso errore.
E poi Mark permettimi di dirti senza entrare nel personale che hai avuto molte buone idee ma ultimamente sei il simbolo del pessimismo cerchiamo di pensare positivo ti prego.
Concludo inserendo una nuova domanda:
Supponiamo che ci sia un grosso potenziale di nuovi piloti in arrivo che non conoscono a pieno questa disciplina, come fareste per convincerli a partecipare ?
Con che biglietto da visita vi proporreste?
11/04/2020 15:21
 
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Probabilmente sono un po' rintronato ma non ho capito di cosa stiamo parlando e non credo che tu abbia letto bene il messaggio di Bollo...

Sono 20 anni che seguo la specialità e di proposte di questo tipo, lodevoli, senza dubbio, ne ho sentite tante. E, da dentro, ho visto cosa non funzionava e quelle cose non sono cambiate. E la principale difficoltà è assoluta mancanza di coesione tra i piloti, per un fine comune. Poi, a scalare, tantissimi altri problemi ma quello era il principale.

Se vogliamo fantasticare sono d'accordo che sarebbe strabiliante avere tutte le risorse per fare quello che ci viene in mente. L'autocross è un bello sport e merita di più.

Se una persona ha un'idea in cui ci crede fermamente dovrebbe portarla avanti lui. Come hanno tentato in molti, con testimonianze anche su questo forum. Se però il discorso è un "armiamoci e partite", se il discorso è "io ci metto le idee ma soldi e fatica le mettete voi" allora credo che sarebbe una bella proposta quello che dici ma difficilmente potrà diventare qualcosa di concreto.

Se stai dicendo che qualcuno deve investire soldi e tempo, che occorre trovare, che non ci sono ma che sicuramente poi torneranno indietro visto che c'è spettacolo e magari figa, non credo che alcun investitore avrebbe l'ardire di entrare in un progetto del genere. Questo voglio dire. Se stai dicendo che gli altri che ci hanno provato erano degli incapaci e che ora sarebbe tutto diverso, mah, ho seri dubbi.

Se hai contatti con la Red Bull per due o tre milioni a fondo perduto e se hai la coda di 50 rallisti che vogliono provare l'autocross, allora è tutto un altro discorso.
[Modificato da markciccio74 11/04/2020 15:36]
11/04/2020 21:52
 
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Mi sono accorto solamente ora di questa bella discussione, più o meno ho letto tutti i post, sinceramente tanti tanti argomenti importanti e giusti, ma alcune righe scritte da markciccio le condivido in maniera particolare, e credo che sia alla base della RIPARTENZA di questo SPETTACOLARE sport, le riporto qui sotto:
Se volete bene alla specialità quello che al momento si può fare è condividere tutto il condivisibile.

Vuol dire non lamentarsi, iscriversi alle gare e darsi da fare, così come ha fatto Giovanni.
Senza stravolgere nulla si raggiungono gli obiettivi più impensati, naturalmente sempre tutti uniti.

Giovanni con il RIORC ha fatto un lavoro impensabile per chiunque, ma la risposta non è stata pari agli sforzi profusi, e adesso gli vorremmo dare l'ennesimo miracoli da fare, prima si deve dare e poi magari chiedere a Giovanni l'ennesimo sforzo, ma prima bisogna DARE.
12/04/2020 09:08
 
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....ricordo a tutti che la causa principale che ha distrutto l’autocross si chiama ACI CSAI...
Si correva tutti con questo ente fino alla fine degli anni ottanta,inizi novanta...La maggior parte delle auto erano fatte in casa tutte modificate ,motori,telai,avantreni,retrotreni ecc...... ad un certo punto la CSAI decide di vietare i trapianti! Le auto devono essere come di serie. E già qui cominciava il mal umore della gente... si è riusciti a correre ancora un po’ ,ma non era più la stessa storia..
E poi più passavano gli anni e più i regolamenti cominciavano a essere solo per alcune persone... addirittura hanno cancellato alcune categorie....
Per fortuna a salvare l’autocross c’è stata la UISP, che è riuscita a ridare il sorriso e la voglia di correre a tutti coloro che si erano persi e per tutte le tasche...Questo sport è bello perché l’auto te la fai come vuoi pur sempre seguendo un regolamento...
Non voglio dilungarmi ma concludo dicendo che il discorso che fa il sig.Andre Brioni lo vedo molto simile,se non uguale, all’attuale autocross csai. Praticamente solo per gente da un certo tenore di vita in su.... gente che gli dà fastidio vedere auto vecchie...gente che la macchina deve essere verniciata in carrozzeria... gente che se il telaio di un proto non è omologato FIA non corre....ecc.. ecc... beh se volete queste cose ci sono già,non serve inventare niente....
ci sono pochi partecipanti??? Continuate con queste idee ...
12/04/2020 14:45
 
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Salve a tutti, volevo un pò chiudere una parentesi, partendo dal fatto che personalmente non ho una cultura politica in merito, è solo da 10 anni che pratico questo sport, ho sempre corso con la voglia di correre, senza interessarmi troppo a cosa c'era dietro all' organico organizzativo, dal motocross anni 80, fino ad adesso, ho cambiato tante specialità diverse e onestamente le ho anche cambiate, quando non trovavo più interesse correre in quella specialità, voi direte è facile cosi…. ma vi posso dire che questi cambiamenti, sono stati anticipati da dure lotte personali, con organizzatori e enti vari, mi sono anche visto stracciare una licenza in faccia, nel lontano 1987, con questo voglio semplicemente dire che alle volte tutta la passione, la voglia di fare e di cambiare in meglio le cose, non basta, in tutti questi anni mi sono reso conto che i soldi fanno ballare i burattini, ho anche fatto assistenza con team ufficiali, dove il soldo non mancava, ma nonostante tutto, si muoveva poco comunque.
Arrivando al dunque, volevo farvi capire il mio punto di vista in base alla mia esperienza, l'autocross è un bellissimo sport, altrimenti non ci sarebbe neanche il forum e neanche ne parleremo, ma purtroppo è uno sport minore, dove i numeri sono pochi e smuovere persone e soldi importanti è difficile, di questo ne siamo consapevoli, credo, ma sperare in un miracolo è impensabile, sono troppi anni che si rimane a mala pena a galla, le uniche gare che muovono qualcosa di importante sono le gare a livello europeo ed è anche vero, che non tutti possono farlo, un po per soldi un po per prestazioni e anche per i mezzi disponibili, ma è anche vero che un gran numero di piloti, come me , che vogliono comunque correre e stare insieme a condividere una passione.
Trovare una soluzione che accontenti tutti, la vedo troppo remota, dovremmo accontentarci di quello che persone come Giovanni e atri, possono offrirci e come diceva qualcuno, fare la nostra parte di piloti, cercando almeno noi di essere la parte certa e sicura della faccenda, in modo che nessuno possa trovare scuse per i propri sbagli, dando la colpa a noi
12/04/2020 15:41
 
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Ciao Alessandro sono contento che almeno un pilota che non sia moderatore e oltre a Matteo abbia avuto tempo e coraggio di esporsi qui sul forum( su facebook tutti leoni invece qui si nascondono, mah eppure i numeri dicono che almeno leggono comunque ci siamo abituati) e ti sei espresso ma hai bruciato la proposta di Andrea, non credo che sia del tutto sbagliata ma giusta da appassionato ma forse riproposta per l'ennesima u volta qui sul forum. Come dici tu è vero che l'aci ha bruciato insieme allo SCM l'autocross di noi piu poveri facendo risalto solo alle belle e nuove macchine ma è possibile che d'ora in avanti tutto quello che è siglato aci sia sbagliato e destinato a morire? Trincossi ha fatto fare molti cambiamenti sui regolamenti e molti ne hanno usufruito me compreso.Tu pensi che negli enti fili tutto liscio? Solo un paio di anni fà c'è stato un cambiamento ma non è importato a nessuno o pochi solo perche le piste sono rimaste le stesse e si è corso comunque? Non Vorrei essere ripetitivo ma se hai letto i post copiati da facebook e incollati qui, gli enti di promozione sportiva servono a far conoscere lo sport ai piloti o atleti e al pubblico, non è una gara agonistica e per di piu ha delle restrinzioni forti fatte dal coni e non da aci. ora se ti chiedessi se il coni decidesse di far rispettare le regole al massimo e rispettare almeno solo la velocita media tu con la tua macchina continueresti a fare gare negli enti? Ti piace correre in 2-3-4 vetture calcolando le rotture arrivereste in 2 in finale? Quello che voglio dire è che sicuramnete l'idea di Andrea potrebbe essere una bella cosa ma molte cose dovrebbere incastrarsi ma sicuro si potrebbe migliorare cioeè concentrare le forze, quindi se l'aci( regolamento sui circuiti che si addicono meglio alle prestazioni della tua macchina) potesse avere ed includere tutte le touring o categoria C in unica lista partecipanti non si avrebbero problemi di partecipanti e scusatemi se mi ripeto ancora stesso discorso per i superbuggy e buggy 1600. gli enti non avrebbero tutta questa perdita, non avrebbero neanche problemi nelle notturne ( molte volte vanno lunghi con i tempi per troppe categorie e si salta una manche o finale) e tu torneresti a casa soddisfatto perche non hai fatto la solita garetta con un arrivo che a volte non riempie neanche il podio. I numeri ci sono per far bene da entrambi le parti basta solo che noi piloti siamo uniti e remare nella stessa direzione e vedrai che tutto risale, poi se andrea riesce a trovare un gruppo di persone gli sponsor e fiducia da chi dirige la giostra ben venga. Ripeto i numeri ci sono bisogna portare solo dei piccoli aggiornamenti sui cambiamenti che Giovanni è riuscito ad ottenere.

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