Ho visto un uomo spostare una montagna. No, era un deserto, non una montagna. Ho visto in lui tutta la fatica per questo enorme sforzo. Spero di vedere in voi che leggete la gratitudine che è mancata nei tanti piloti mancanti, che non hanno capito ancora con chi hanno a che fare. Una persona integerrima, solida e capace, disponibile, che s’incazza pure perché un carattere così forte vorrebbe sempre di più da sé e non vuole perdere tempo prezioso, una persona che allo stremo riesce a fare una gara di spessore ad altissimo livello, qual’è stata, dimostrando quanto sia stato utile farsi le ossa in un Campionato, il CEZ, a suo dire, al suo livello di capacità, motivo per il quale non ha voluto finora partecipare ad un livello più alto di competizione. Ci tengo a sottolineare che quest’uomo ha vinto un campionato con gomme il più delle volte usate e alcune volte scartate dai piloti più forti, questo per spiegare che non ha vinto il denaro, ma la volontà ferrea. Per avermi insegnato un modo diverso, per avermi offerto un punto di vista differente, ringrazio e faccio un grande applauso al protagonista di questa storia: Giovanni Trincossi.
Grazie
Veniamo al fine settimana appena passato:
Soddisfazione per aver avuto in pista i due ragazzini della rep. Ceca, che hanno bruciato più benzina con i loro motorini che con gli junorbuggy, sù e giù per il paddock giorno e notte. Credo si siano divertiti, almeno quanto noi a vederli in pista, fantastici!
Nella cat. Kartcross (dal prossimo anno in Europa Cross Car) il Predatore del Nord a cavallo di un animale d’acciao che non era il suo (sempre K3), ha dominato dal primo giro di qualifiche all’ultimo della finale, sempre davanti, veloce, preciso, cattivo, col ritrovato casco 666 ha dipinto una gara da scrivere negli annali. Complimenti a lui, resta il pilota da battere, vince gara, Campionato Italiano e titolo Assoluto 2019! Subito dietro un Mognol Lorenzo che va davvero forte con i mezzi autocostruiti di tradizione familiare che dura da più di trent’anni, ha offerto dei sorpassi spettacolo che non vedo l’ora di rivedere nelle prossime gare. Terzo un Lorenzo Rota davvero consistente, veloce, che mi è piaciuto, bene così. Alle loro spalle il trio Bandini, Bosotti, Tiramani in alternanza continua.
La categoria Touring ha visto volare un po’ troppi pezzi di carrozzeria….ecco perché mi pace tanto! Scherzo..ovviamente. Prima di tutto spero che il volo della Punto guidata da Colla non abbia causato conseguenze post incidente, ma che sia tutto ok per il pilota, la macchina si aggiusta. Il gatto vicentino Giancarlo Amatori vince la categoria con questa Mirage che davvero migliora gara dopo gara come mezzo e sicuramente come guida/feeling, felice di vederlo in alto nel podio. A seguire un Tomassini troppo aggressivo, richiamato giustamente con bandiera bianco/nera dal direttore di gara, ma che al netto di questo, si vede che sta prendendo confidenza col mezzo. Terzo Dalla Fontana, gran lavoro fino a tardi la sera del sabato, era lì lì per mollare, ma la tenacia ripaga sempre! Fuori dal podio Un Natale Casalboni sempre primo, ma che in finale causa noia meccanica, sfuma il titolo assoluto e podio di gara, davvero un gran peccato. Nota immancabile per Alessandro Di Magno, Volkswaghen Polo spettacolare, forse non abituato ai contatti un po’ più decisi, ma che ha portato una ventata di brivido a pubblico e piloti, complimenti, speriamo di rivederlo ancora!
Buggy1600: più Pigato per tutti!!!! Spinge, va forte, cappotta, atterra sulle 4 ruote, dentro la prima e scappa via….degno dei più blasonati piloti europei..che spettacolo! La gara però vede un altro protagonista…il padre dice che ha un mezzo da europeo..io dico che c’è un gran manico prima di tutto, un Mattia grasselli da pauraaa in lotta con Pigato non s’è tirato indietro di un centimetro, sorpassi e controsorpassi incredibili in finale, lo spettacolo dell’autocross è servito signori e signore!! Grndissimi entrambi. Subito dietro, credo sia suo il terzo gradino di podio e di campionato CEZ, Samuele Andeliero, mi è sembrata una gara un po’ in salita, ma affrontata da scalatore, con ottimo risultato rispetto l’andamento della gara, interessante sarebbe per lui un’altra stagione di CEZ, ora che ha capito un po’ di tracciati e conosciuto molti piloti. Davide Serra un po’ sotto il suo standard, qualche noia meccanica in generale invece, anche se non molte, ha colpito a spot gli altri piloti.
Concludiamo con il massimo risultato di categoria in una gara non di Europeo di questi anni: 14 SB tutti bei mezzi con le ciliegine di Jakub Kubicek, Jaroslav Hosek e Wiely Albers, averli in pista, in questa gara è stato un meraviglioso sogno avverato (sempre a causa di quell’uomo di cui sopra). Dirompente Albers, da brividi Kubicek (peccato qualche noia al cambio, ma che finale poi!!!), sempre elegante, a tratti commovente Hosek. Nella mischia con loro un Davide Casarin che deve solo avere un mezzo che resista e un Trincossi che non ha bisogno di molte descrizioni: ha cambiato completamente modo di stare in pista, se vuole è fra i favoriti e l’ha dimostrato vincendo il Titolo 2019!!! Ho visto girare bene Semenzato e Braghiroli che ha mostrato di aver preso un po’ più in mano il mezzo. Secondo me non ci ha creduto fino in fondo, perché in finale con Casarin che ha avuto una rottura, ma ha continuato a denti stretti, gli è arrivato a 50 metri, ma senza crederci a sufficienza!!!Peccato, resta comunque un ottimo battesimo per il suo nuovo mezzo in quest’annata. Gara corposa quindi, un Abers davvero spettacolare da vedere, che ha vinto a mani basse. Kubicek partenza dalla terza fila arriva ad essere credo secondo alla seconda curva, ma sale sul cordolo, ultimo, riparte, scala posizioni a non finire e conclude terzo ad un metro dal secondo, Casarin, appunto con la noia meccanica avvenuta all’ultimo giro.
Complimenti a tutti i presenti, in particolare alla scuderia Livorno Corse, che sono persone fantastiche grazie ai piloti per lo spettacolo offerto e arrivederci alla prossima stagione!
Ciao!
[Modificato da TerraNelSangue 29/10/2019 11:58]