02/11/2015 09:54 |
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| | | OFFLINE | | Post: 23 | Registrato il: 22/12/2014 | Età: 61 | Utente Junior | |
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I soliti commenti faziosi. Togliamo i paraocchi e guardiamo la situazione nel suo complesso.
- vetture da rallycross in Italia abbiamo: galli, tedak che ne ha due, untersalberger, più giarolo e bonfà che hanno corso solo in rallycross quest'anno, più zanni che ha fatto tre gare di europeo e ruga una l'anno scorso, più tre nomi del calibro di romagna, longhi e morbidelli che anche se per singole apparizioni ma nel rallycross ci hanno corso per davvero. E per chi sostiene che il rallycross è uno sport dove si corre solo con i macchinoni ricordiamoci che Delfino, Poletta e rango hanno potuto fare una gara internazionale senza investire chissà quali budget. E se qualcuno ha mantenuto anche la configurazione autocross alla sua macchina (casalboni, serini ecc) vediamolo come un plus.
- abbiamo Maggiora che è l'unica pista permanente omologata FIA per autocross e rallycross d'Europa (magari ce ne sono anche altre, ma se non ci fanno gare tanto vale)
- cosa ne sappiamo noi che il fallimento di Franciacorta è dovuto al rallycross piuttosto che ad anni di gestioni allegre come spesso succede in Italia? (con i "per sentito dire" non si va da nessuna parte). Che il rallycross a franciacorta ci sta come i cavoli a merenda è fuori discussione (vorrei capire anche cosa si intende con astro nascente del rallycross), ma stare qui a fare gli avvoltoi mi sembra di cattivo gusto. |
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