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Campionato europeo a Maggiora 2015

Ultimo Aggiornamento: 06/10/2015 15:37
22/09/2015 19:00
 
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Il commento di Daniele Ostorero

SEMPER AD MAIORA.........A MAGGIORA !!!

Inutile negare che c’era parecchia attesa per questo GP d’ Italia, ultima prova del Campionato Europeo Autocross FIA 2015.
Tante le diverse motivazioni, per cominciare c’ erano ancora 3 titoli europei su 4 da assegnare, c’ erano ben 155 piloti iscritti, c’erano stati nel corso dell’ intero campionato tantissimi sconvolgimenti al vertice delle classifiche, da rendere il finale degno di un film di suspence estrema !
In più, come se non bastasse, Maggiora era, strano a dirsi, una pista NUOVA.
Strano a dirsi, perchè ad esempio per il sottoscritto era il mio 31° GP d’ Italia consecutivo a Maggiora ed il mio 35° europeo in totale compresi altri 3 a Lombardore ed 1 a Vittorio Veneto, però la pista ora è diversa, tanto che la ditta Valloggia, che da anni sviluppa ogni minima o massiccia modifica sul circuito e prepara con maestria il tracciato prima e durante ogni gara, ha deciso di mettere in palio il “ Best Lap Award “ trofeo per il miglior tempo sul giro nella nuova configurazione. Ad aggiudicarselo è stato uno strepitoso Petr Nikodem, il giovanissimo pilota ceco con 42” 459 millesimi col suo buggy 1600 motorizzato Suzuki.
Per il resto battaglie, battaglie ed ancora battaglie, dal primo semaforo di sabato pomeriggio, all’ ultimo di domenica sera.

La prima categoria, che per diversi motivi interessa un po’ meno al pubblico italiano, è stata quella dei Junior Buggy.
Interessa un po’ meno perchè non ci sono italiani in gara, perchè non c’è un numero esorbitante di partecipanti ed anche perchè i piloti hanno ancora il rispetto per i rispettivi colleghi......questo però è un grande pregio, ma il senso dei gladiatori al grido di “ mors tua vita mea “ fa sì che il pubblico sia più stimolato dalle botte.
Personalmente cercando da sempre di non farmi coinvolgere dal tifo, ma di commentare il più obbiettivamente possibile ciò che avviene in pista, sono un estimatore di questa categoria, principalmente per due motivi : il primo è che apprezzo la sportività, dote sempre più rara in qualsiasi sport e categoria e secondo che alla luce degli ultimi anni, da questa categoria sono usciti degli autentici talenti, a cominciare dal Nikodem del giro più veloce di cui sopra, a parecchi altri piloti passati nelle categorie superiori con ottimi risultati, per arrivare al caso estremo di talento purissimo espresso con disarmante semplicità e superiorità dal magiaro Kristian Szabo, capace di vincere consecutivamente il titolo dei Junior buggy nel 2012, il titolo europeo dei Buggy 1600 nel 2013, per poi passare al rallycross europeo.
Il titolo 2015 era già assegnato prima di Maggiora a Milan Vanek, il ceco che ha dominato in quasi tutta la stagione, ma avrebbe voluto far vedere che anche nel GP d’ Italia, era lui col numero 309 a dettare legge, ma non era della stessa idea il suo connazionale Filip Smid, il campione 2014, che si è imposto d’ autorità relegando Vanek fuori dal podio al 4° posto, ora vedremo se il neo campione nel 2016 rimarrà ancora nei Junior o cambierà categoria.

Interessante la Touring Autocross, anche se la perdita contemporanea di Tamas Karai, passato al Rallycross e di Vaclav Fejfar, passato in ospedale per vertebre fratturate e perforazione di un polmone a seguito di una botta tremenda in gara dopo uno scontro con Vyborny a metà stagione, dopo che Vaclav sembrava essere probabilmente il dominatore della categoria.
Parecchi sono stati i piloti che hanno animato le gare nel weekend maggiorese, come il vincitore Ales Fucik, già brillante durante le prove ed in continua crescita, manche dopo manche, poi Otakar Vyborny, giunto secondo in finale, autore di battaglie durissime, a volte al limite, ma nuovo campione europeo 2015.
Attesa anche per gli italiani in pista, tra questi in finale ci sono arrivati in modi diversi Fabio Bada con gare un po’ meno “ drammatiche “ rispetto al Natalino Casalboni che ha passato di tutto prima di approdare in finale, dove la sua vettura emetteva ad ogni passaggio rumori inquietanti, tanto da far pensare che si sarebbe potuto fermare di lì a poco, ed invece ha lottato fino alla fine proprio con Fabio Bada, portando a casa un ottimo 4° posto con Fabio in quinta posizione finale e quindi, per l’ autocross italiano di questi ultimi tempi, grasso che cola in una gara dell’ europeo !!!
Ultima citazione, dovuta e doverosa per Paulius Pleskovas, il pilota lituano, grintoso e dominatore nelle prime 2 manches, ma che dopo un contatto col nemico Vyborny ha iniziato a commettere anche una serie di errori clamorosi, tanto da non arrivare alla finale e consegnare proprio nelle mani di Otakar Vyborny quel titolo che fino a domenica mattina era suo e solo lui poteva perderlo, e Paulis c’è riuscito........

Nella gara dei Buggy 1600, la vecchia divisione 3A, era difficile tenere a mente tutto quello che succedeva, in pista c’ erano 44 scatenati, per fortuna non tutti insieme.......sicuramente questa è la categoria più veloce su questo tipo di tracciato e sin dalle prime prove erano una dozzina i piloti sotto i 44” ed almeno 4 – 5 anche sotto i 43”, quindi tutto poteva succedere e le prestazioni continuavano a migliorare mano a mano che i piloti memorizzavano meglio le traiettorie più redditizie. Personalmente ho apprezzato la caparbietà del campione uscente Renè Mandel, consapevole di avere contro una intera squadra francese a supportare sia Tafani che Feuillade, che con lui erano ancora in lotta per il titolo con distacchi minimi.
Renè ha anche quasi distrutto il suo Fast & Speed in un volo pazzesco, ma lui ha avuto la forza di ripartire con grinta, dopo che i suoi tecnici avevano lavorato in modo eccellente per “ ricostruirgli “ un proto degno del titolo di campione europeo uscente. Uscente, ed a questo punto, uscito, in quanto la lotta ai ferri corti, anzi cortissimi, ha decretato che i primi 3 della finale erano anche i 3 in lotta per il titolo, riassumendo finale con Tafani primo, Mandel secondo e Feuillade terzo, ma con classifica finale del campionato con Johnny Feuillade campione europeo con 1 punto di vantaggio su Tafani e Renè Mandel terzo in graduatoria.
Due tra i piloti che ammiro maggiormente in questa categoria, vale a dire i 2 lussemburghesi John Lagodny e Kevin Peters sono andati benissimo nelle 3 manches di qualificazione, dando spettacolo, per perdersi poi nelle fasi finali, con Peters nemmeno in finale e Lagodny in settima posizione al termine. Altro discorso per il campione del 2009 Vit Nosalek, che ha chiuso al 4° posto la finale, facendo vedere a tratti di essere ancora valido e determinato, alternati a momenti di insicurezza, probabilmente sarà difficile rivederlo a lottare con la nuova generazione di campioni.

Da sempre la categoria regina dell’ autocross è la Superbuggy, la vecchia divisione 3, o per i più anziani, i Prototipi senior 4x4 ( perchè a quei tempi la 1600 era a 2 ruote motrici ), anche in questo GP d’ Italia l’ attesa era notevole, anche per l’ andamento strano del campionato, che aveva visto un inizio di Stubbe, alla.......Stubbe, poi problemi di vario genere e il ritorno a suon di risultati di Thomas Anacleto, che prima del GP di Francia di 15 giorni fa, era nettamente in testa, ma proprio nel GP di casa, Anacleto ha totalizzato 0 punti grazie alla rottura di ben 2 motori, ovviamente Bernd Stubbe ne ha approfittato per fare bottino pieno e per portarsi nuovamente in testa al campionato, però non bastava, bisognava completare l’ opera a Maggiora. Qui i 2 contendenti sono andati avanti molto bene nelle prime manches, parlando nella pausa di mezzogiorno con Johnny Hakwoort, il campione olandese, da anni costruttore dei mitici Fast & Speed ed anche con Bernd, ho capito che la terza manche e la semifinale erano i punti salienti per arrivare al titolo, lo stesso Stubbe mi ha detto che si giocava tutto per vincere la terza manche ed in semifinale per entrare nei primi 5 e di conseguenza in finale, una volta in finale avrebbe vinto matematicamente il titolo anche arrivando 10° e con Anacleto vincitore del GP. E così è andata, vittoria di Stubbe in manche 3, passaggio in finale dopo la semifinale, rottura del motore e chiusura al 9° posto in finale e vittoria di Thomas Anacleto, tutto come da copione, anche in questo Bernd ed il suo mega team, sono dei campioni !!!!!
Onore massimo per Anacleto che, probabilmente senza i problemi avuti in Francia, sarebbe il nuovo campione europeo ed io so direttamente da lui, quanto ci tenga da almeno 3 anni a realizzare questa impresa, perchè di vera impresa si tratta, dato che Bernd Stubbe, Sua Maestà, è con questo al suo 5° titolo europeo consecutivo nella massima categoria ed il sesto in totale, aggiungendo anche il primo della serie, ottenuto nel 2008. Immenso Stubbe !!!!!!!!!!
Non si può però dimenticare la vera e propria impresa di Alex Gallotta, giunto a Maggiora con vari problemi fisici alla schiena e alle braccia e considerando le botte alla schiena ed il lavoro delle braccia in questa disciplina, il trovare Alessandro in finale ed al 5° posto assoluto nel GP è un’ autentica impresa, pazzesca una sua reazione alla perdita di posizione nella seconda manche, quando è entrato come una furia in sorpasso sulla sommità del secondo salto, straordinarioooooo.

Ho tenuto per ultimi i Kartcross per alcuni motivi, intanto perchè la giornata era molto importante in quanto la commissione della FIA pare intenzionata, dopo numerose richieste, ad inserire i Kartcross nell’ ambito ufficiale del Campionato Europeo, magari partendo con la denominazione di Trofeo europeo o diciture simili, per poi arrivare, si spera in breve tempo ad introdurre i kart come quinta categoria ufficiale del Campionato. Essendo personalmente un grande fan di questa categoria, fin dal primo approccio italiano proprio a Maggiora, mi auguro che questa opportunità non venga negata, ci perderebbero i tanti validi piloti, ci perderebbe il pubblico, che apprezza in modo particolare questi minibolidi, ma ci perderebbe soprattutto il Campionato Europeo, perchè questa è la categoria forse più spettacolare in assoluto, quindi incrociamo le dita e speriamo in una fumata bianca in tempi rapidi.
Venendo alla gara, abbiamo 2 diverse classifiche, quella della finale comprendente gli stranieri, dove la vittoria è andata ad un ottimo e grintosissimo Anton Muinos, pilota spagnolo che ha preceduto il francese Xavier Bauer con in terza posizione la gradita sorpresa di una new entry per Maggiora, vale a dire Omar Modolo, molto valido sin dalle prime manches e con un innato senso delle traiettorie speciali in fase di partenza, propensione che gli ha permesso di saltare parecchie posizioni partendo anche dall’ ultima fila. Ottime anche le prime apparizioni in pista per Donolato, Fodrini, Bertacco, oltre ai soliti noti, tra i quali una citazione va a Max Vercelli, il campione italiano, che ha passato un weekend disastroso, con problemi di ogni genere, ma col guizzo finale del campione, che gli ha permesso, non si sa come di accedere in finale e di arrivare 9°. Nell’ insieme tutti bravi gli italiani, data anche la presenza di stranieri di ottimo valore, una piccola citazione finale per il più giovane che nell’ ultimo giorno utile per ottenere un podio prestigioso a soli 13 anni, ha avuto un problema a 2 giri dal termine, disperandosi oltre ogni limite, mi riferisco ovviamente a Gabriel Di Pietro, che il giorno dopo la gara, mi hanno detto che compiva 14 anni.
Sarà stato ovviamente dispiaciuto, ma il talento cristallino c’è e penso che abbia davanti tanti e tanti anni ancora per dimostrarcelo.

Spero che i presenti si siano divertiti e chi non ha potuto essere sul circuito si sia fatta un’ idea sulla gara, a tutti do appuntamento tra 3 settimane, esattamente a sabato 10 e domenica 11 ottobre, vi consiglio di esserci, saremo in pista con la prova finale del Challenge Europeo di Rallycross, con tanti ottimi piloti, alcune vetture fantastiche e l’ ebrezza del misto asfalto – terra, col Jocker Lap e tanta adrenalina.
Come sempre alla prossima

Daniele Ostorero

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