Le caratteristiche di cui non si può fare a meno nelle piste autocross

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TerraNelSangue
00mercoledì 10 settembre 2014 23:09
Ciao a tutti.
Riflettevo sul fatto che in Italia stanno nascendo o ci sono già, un discreto numero di circuiti. Come confermato nella prima pagina del sito, dove si trova la carta geografica della Nazione con tutti i vari siti.

Ora, mi piacerebbe sapere cosa rende una pista meglio di un'altra dal vostro punto di vista. Per vostro, intendo rivolto a tutti...Organizzatori, piloti, pubblico, meccanici, collaboratori ecc ecc..

Mi chiedo:

Cosa ritenete voi essenziale?
Cosa "comodo se c'è"?
Cosa non vorreste trovare o vedere?

Vorrei rifletteste un po' su tutti i particolari. Dall'accoglienza, al tracciato, dalla pubblicità, ai servizi( bagni docce musica bar..) dagli striscioni pubblicitari, bandiere a.....quello che volete o pensate voi.

Se ne avete voglia rispondete, e chissà che qualche organizzatore non tragga le proprie conclusioni per ripartire ancora meglio il prossimo anno.

Ancora ciao!
pedicinimotors
00giovedì 11 settembre 2014 18:03
Secondo me i cordoli sono fondamentali, ma non intesi come rampe x capottare, proprio intesi come deterrente x evitare sorpassi con più di mezza macchina fuori dal tracciato " perchè il ragionamento di molti è proprio questo" e cioè " voglio superare quindi se c'è posto in pista bene altrimenti passo da fuori". Questa cosa non deve esistere, se dipendesse da me i cordoli sarebbero decisamente alti e dritti, perchè il cordolo DEVE essere prima di tutto un deterrente psicologico e non una valida alternativa. Il cordolo ti deve fare "PAURA" passatemi il termine, ma è così, un bel cordolo alto impone delle regole ben precise in gara, ma tutto questo chiaramente deve essere accompagnato da un insieme di cose come le carreggiate adeguatamente larghe, cosa che in molte piste non ho visto e si finisce x fare trenino oppure si passa da fuori.
TerraNelSangue
00giovedì 11 settembre 2014 18:32
A questo proposito, devo fare un ritorno al passato. Nella pista che c'era a Vittorio Veneto i cordoli esistevano. Però ricordo che i piloti di allora avevano espresso il desiderio di toglierli appunto per la pericolosità. Sostituiti con gomme da camion x delineare il percorso, dopo un po' iniziarono a contestare anche quelle. Anche se nel frattempo la pista stava già perdendo il suo smalto.
Quindi per concludere direi che i cordoli se si desiderano devono avere due prerogative:
- piuttosto "squadrati" e non raccordati
- con larghezze pista che si aggirano dai 13 ai 15 metri

Che dite?
celes.autoc
00giovedì 11 settembre 2014 19:13
La mia piccola critica alla pista di volta era proprio perchè i cordoli non sono diritti ma vere e proprie rampe di decollo.Io penso che cordoli alti anche solo 15 cm e diritti andrebbero benissimo e se qualche pilota pensa di fare il furbetto e tagliare i commissari sono li apposta.Cordoli molto alti vanno benissimo se la carreggiata è abbastanza larga 12m sarebbe veramente il minimo.Pista stretta cordoli come rampe,incidente assicurato
TerraNelSangue
00giovedì 11 settembre 2014 19:40
15 centimetri?
pedicinimotors
00giovedì 11 settembre 2014 19:51
No no 15 cm e' come non averli e a proposito di commissari e direttori di gara a volte fanno più cazzate dei piloti e allora a parere mio con un cordolo alto che ti ferma invece di lanciarti elimini parecchie discussioni alla base.
BOLLO (manuel)
00giovedì 11 settembre 2014 20:07
odddio... su quest'argomento ci potrei scrivere una tesi di laurea, talmente è vasto e

per quel che mi riguarda le opinioni non si estendono a tutte le questioni che tu hai esposto, poichè alcune di queste entrano nella sfera quasi esclusivamente di chi il box lo frequenta durante l'intero week end di gara, e quindi per esempio i piloti

gli aspetti che secondo me sono basilari per fare di una pista una pista completa sono:
(spero gli organizzatori non si incazzino se faccio degli esempi)

prima di tutto la larghezza della carreggiata.
Può essere anche la pista col tracciato più bello e spettacolare di tutti, e con l’organizzazione migliore, ma se non c’è modo per battagliare in pista, allora non serve a niente.. ad esempio il tratto centrale della pista Asal è decisamente più stretto del resto della pista, e quindi praticamente impossibile superare in modo pulito, perché la linea possibile è una sola. Immaginando una gara con 10 proto 4x4 in quel tratto di pista ci sarebbe un trenino

Il tracciato dovrebbe poi essere ben ben ben delimitato.
E cioè avere una bella cordolatura verticale come quella descritta da Pedicini, e cioè più di 15 cm che per un superbuggy sono poco più di un sassolino.. invece nella maggior parte delle piste italiane il tracciato è intuito, con gli orribili coni arancio, paletti, mucchiate di terra o fettucce, covoni di paglia a segnalare l’interno curva.. oppure con il margine dell’erba frastagliato a livello della pista.
questa cosa purtroppo in Italia solo a Maggiora è riscontrabile.. e anche la compianta Agugliano (ultima versione).
All’estero ovviamente abbondano i rail, che però sono ovviamente più costosi della terra.. ma fanno ancora il loro bel lavoro abbondanti muri di pneumatici (non solo all’esterno delle curve, ma anche all’interno).

A tal proposito una cosa apparentemente banale è l’importanza di non tagliare l’erba pochi giorni prima della gara, ma magari una settimana prima, in modo da lasciare all’erba il tempo di tornare verde anziché con quell’aspetto desertico dell’erba appena tagliata.
Altre volte invece c’è il problema opposto, con veri e propri cespugli e jungle a ridosso della pista.
Non è una questione irrilevante, primo perché la pista si delimiterebbe meglio, e poi perché come in tutte le cose del mondo l’occhio vuole assolutamente la sua parte.

Cosa fondamentale sono le torrette dei commissari di gara.
Spessissimo guardo i filmati e mi cago addosso mettendomi nei loro panni.
L’incidente di Chiggiato a Gonars ha dimostrato prima di tutto che la cordolatura ha un’importanza imprescindibile, e poi che nemmeno lo stare in cima ad un panettone da motocross è un posto sicuro se la postazione non è stata posizionata con logica.
Mi viene in mente Torchiarolo, che ha un tracciato e un’organizzazione che adoro, ma i commissari stanno a 2 metri dalla pista senza alcuna protezione.. e come Torchiarolo anche tante altre; ombrellone e sedia.
Gli esempi da imitare sono sicuramente Romano Canavese, con postazione eccellentissime, realizzate con poco sforzo e massimo risultato in termini di sicurezza.

Oltre alle postazioni anche la torretta dei commissari deve garantire prima di tutto protezione ai suoi occupanti.
Il meglio del meglio fuori Maggiora è sicuramente la torre controllo Asal, o quella di Novellara, ma anche la soluzione meno costosa di Romano Canavese.

La partenza poi come tutti sanno è una delle fasi più importanti nell’autocross, quindi un semaforo ideoneo.
Anche in questo caso il meglio è ad Asal e Novellara, o anche nella recente pista di, ma in generale l’importante sarebbe posizionarlo in alto.
Ove lo spazio lo permettesse poi è logico che la partenza esterna è un vantaggio sotto molti punti di vista.

Questo secondo me è ciò che una pista dovrebbe avere per essere completa in ogni suo aspetto, in modo da non lasciare più nessun alibi su eventuali mancanze o carenze che dissuadano i piloti a correrci.
Ovviamente è un ragionamento in linea teorica solo per rispondere al quesito di Terra Nel Sangue, perché è ovvio che tutti queste cose richiedono comunque lavoro e risorse.
Questo per me è l’essenziale.
Una volta che tutte queste cose sono consolidate, allora in caso la pista abbia buoni riscontri di piloti e pubblico può permettersi di crescere passo passo. Curare tutto l’intorno della pista, installare rail di protezione o barriere di pneumatici, muretti.. son tutte cose bellissime, ma secondarie, di uno step successivo.
Così come anche striscioni e cartelloni pubblicitari, che conferiscono un look molto racing alla pista, ma presuppongono che ci siano anche sponsor da pubblicizzare.E per finire, se avanza un po’ di terra, non sarebbe male calcolare che in teoria oltre che un divertimento per i piloti, l’autocross dovrebbe essere anche uno spettacolo per un pubblico e quindi a mio modo di vedere sarebbe vitale riservarvi un posto decente da cui poter godersi una giornata sportiva.
Quindi evitare in tutti i modi di dover stare in piedi attaccati a una rete a livello pista.

io credo che nel 2014 il livello delle piste italiane sia cresciuto enormemente.. esclusa ovviamente Maggiora che è di un altro spazio/tempo rispetto alle altre, secondo me le migliori in Italia, e cioè sia con carreggiata bella ampia, che curve a raggio ampio, sono (in ordine sparso):

Asal
Ponzano
Romano Canavese
Torchiarolo
San Polo d'Enza
Gonars
Codigoro

Se però devo rispondere a Terra Nel Sangue su come sia nei miei sogni una pista d’autocross, il meglio del meglio è qualcosa del genere:


ANDREAMARETTI
00venerdì 12 settembre 2014 07:20
se quella dell'immagine e' il meglio del meglio allora noi ci siamo andati molto vicini FIDATEVI!!!!!!!!
TerraNelSangue
00venerdì 12 settembre 2014 07:45
Addirittura??
Manu_74
00venerdì 12 settembre 2014 08:59
Discussione molto interessante.

Il tracciato di Arteixo è uno dei Top come quello di Mauron (F) e Musa secondo me, lì in Spagna però i cordoli sono veramente alti!

E' vero! I tracciati italiani sono DECISAMENTE cresciuti ultimamente come qualità e la strada presa per migliorare è quella giusta.

Cosa potrei dire su un ipotetico tracciato... beh la cordolatura tipo Maggiora è il giusto compromesso, ma oltre al cordolo, nella parte interna, scaverei un piccolo fossato di circa 30cm di profondità (tipo quello che c'era a Montagnana) così può essere un deterrente ancora maggiore in caso qualcuno volesse inventarsi traiettorie origgginali per sorpassare.
Lunghezza minimo 1000mt.

Sede stradale MINIMO di 15mt poi si và ad allargare.
Io poi ho la fissa... per non far avvicinare troppo 2 parti dello stesso tracciato usare una distanza di 15mt o più, così non si corre il rischio di "frontali". Se non ci fosse spazio si delimita il tutto con bel guard rail bianco/rosso.

Le gomme a delimitare il tracciato anche si ma a me non piaccion molto. So però che servono eccome!

Partenza esterna ed asfalata con semaforo.

Un paio di saltini ben realizzati.

Torretta cronometristi e stampa in muratura o prefabbricata (ma quì il tracciato dev' essere permanente) rialzata e protetta dal guard rail.

Tribune.. e quì si riapre un tasto dolente.. Per me è assolutamente obbligatoria almeno una tribuna come dio comanda, ovvero con posti a sedere belli comodi, tipo le tribune di Musa per intenderci, però vicino alla linea di partenza/arrivo. Si possono mantenere le tribune naturali con l' erbetta all' inglese ben tagliata, così i verdi son contenti...

...e facciamolo venire stò pubblico!!! Cartelloni pubblicità radio TV e FB. Magari per la prima gara un prezzo popolare poi via via si aumenta con le successive manifestazioni (nei primi periodi si andrà a perdita ma poi, si pensa a guadagnare piano piano qualcosina).

E del merchandising vogliamo dire qualcosa??? Ci fossero t-shirt o cappellini qualcuno li acquisterebbe per se o per i bambini.

Qualche iniziativa di intrattenimento il sabato sera antecedente alla gara.. che ne sò.. un RAVE potrebbe andar bene??? Oppure la sessione autografi dei piloti il sabato pomeriggio.

Queste sono le prime cose che mi vengono in mente.
Attendo altri post interessanti.

Ciau a tutti da Emanuele!!!
pedicinimotors
00venerdì 12 settembre 2014 10:48

Sarò anche un criticone, ma quella di Maretti la vedo pò un esagerazione, perchè nulla togliendo all'impegno dimostrato, a mio parere il risultato non era proprio così vicino "premetto anche che io non c'ero ma parlando con chi c'è stato e vedendo quello che c'era sul forum " mi sento di dissentire " in parte" specialmente a livello polvere "MOLTO PERICOLOSO". La pista che ci ha fatto vedere Bollo è un'obbiettivo interessante x tutti noi ma difficilmente raggiungibile, se non con tanti soldi e tanto tempo. X Maretti, mi raccomando non te la prendere, la mia è solo un'opinione personale, ma visto che se ne presenta la possibilità parliamone, magari servirà a qualcuno di noi x crescere in qualcosa.
BOLLO (manuel)
00venerdì 12 settembre 2014 11:16
certo Simone ;)

io ho fatto un'analisi di quelle che secondo me sono le caratteristiche essenziali per rendere una pista completa in tutto almeno come tracciato.. quindi una risposta alla domanda di Terra Nel Sangue fatta con la razionalità

il video è una risposta fatta col cuore, ben conscio che sia un livello attualmente fuori portata

la risposta di Maretti non ho capito se era sarcasmo, o se si riferisse solo al tracciato inteso come pista sterrata, perchè non credo che sia così cieco da non notare le differenze tra la sua pista a Codigoro e quella di Arteixo (ballano qualche decina d'anni di storia e lavori e soldi spesi in più rispetto a Codigoro)

pedicinimotors
00venerdì 12 settembre 2014 11:35

Ciao Manuel, infatti la tua è stata un'osservazione mirata e chiarissima, e sai benissimo che difficilmente io e te ci troviamo in disaccordo " a memoria mia penso non sia mai successo", ma il post di Maretti come dici tu era sarcastico va benissimo, ma se è convinto di quelo che ha scritto secondo me si è tenuto un pò largo, e ripeto ancora che comunque hanno fatto un gran lavoro.
ANDREAMARETTI
00venerdì 12 settembre 2014 11:37
come siete tutti maliziosi io ho solo detto in modo ironico un pensiero e ovviamente lo so e ho visto vere piste !!!!!
ma comuncue come pista a parte la polvere,era fatta con molto criterio e non come altre piste veramente improvvisate e pericolose.
questo e' riferito a chi si vuole improvvisare organizzatore e non e' facile fare una pista sicura e bella per i piloti , e ovvio che il fondo determina polvere o altro pero' quello non lo decido io.
scusate se mi sono permesso si dire qeulla affermazione e spero nessuno se la sia presa,.
BOLLO (manuel)
00venerdì 12 settembre 2014 11:56
ma figurati Maretti :D l'avevo capito il senso sarcastico.. e lo apprezzo tantissimo, visto che solitamente ci si prende tutti un po' troppo sul serio

anzi: io spero vivamente che da qui a fine abbiate successo con i test, e che l'anno prossimo la pista sia ancora in calendario.. sarebbe un spreco
mmik
00venerdì 12 settembre 2014 12:03
Brevemente, gli aspetti che ritengo più importanti:
1) larghezza del tracciato: è uno dei modi (forse il principale) di favorire i sorpassi;
2) delimitazione del tracciato con elementi non pericolosi (a esempio i pneumatici da autocarro sono devastanti; sarebbe sufficiente utilizzare copertoni da auto interrati verticalmente per metà della loro altezza e sanzionare chi dovesse tagliare il percorso);
3) visibilità nelle curve (quanto più possibile, ovviamente: la curva cieca è inutile e pericolosa);
4) assenza di salti: creano spettacolo per il pubblico ma aumentano i rischi, non innalzano il livello agonistico, non aiutano i sorpassi; se un tracciato ha salti naturali bene, se è pianeggiante non è necessario introdurli;
5) velocità nel recupero dei mezzi fermi in pista;
6) visibilità di tutto il tracciato da parte del pubblico;
7) postazioni dei commissari di percorso abbastanza ravvicinate, in modo da non rendere inutilizzabili (senza motivo) lunghi tratti del circuito in caso di bandiere gialle;
8) commentatore preparato e coinvolgente;
9) box ordinati
TerraNelSangue
00venerdì 12 settembre 2014 16:24
Mi trovo molto d'accordo con questo sintetico ma ordinato commento di mmik.
Specialmente x quanto riguarda recupero mezzi e visibilità per il pubblico.
Secondo me bisogna chiarire meglio quale sia la miglior soluzione x gli esterni curva e quale x gli interni..... L'idea del piccolo fossato non ha ricevuto consensi, ma non mi sembrava brutta... Cosa dite? Ovviamente 30/40 cm.. Non di più..

Il commentatore fa la differenza. Questo è SACROSANTO.
BOLLO (manuel)
00venerdì 12 settembre 2014 16:38
no i fossi io non li concepisco.. non esiste pista di livello internazionale che abbia i fossi oltre il margine della pista, perchè ok che ci sono piloti maliziosi che cercano spazio dove non c'è, ma capita pure di uscire dal tracciato per 1000 motivi

il fosso procurerebbe danni alla vettura e impedirebbe il rientro in pista, che mi pare una pena eccessiva.. e questo nei casi migliori
nei casi peggiori va finire molto male perchè una vettura che passa ad alta velocità su un fosso non credo possa portare a niente di buono

per informazioni, chiedere a Livio Giarolo se gli è piaciuto passare su un fosso a Lendinara

ripeto, all'estero le piste hanno cordoli alti, rail, barriere di penumatici, ecc.. MAI dossi

TerraNelSangue
00venerdì 12 settembre 2014 16:51
Mio Dio....x quello chiedevo! Ma riferito a qualcosa da 30/40 non un metro...e solo all'interno.
Bob93
00venerdì 12 settembre 2014 17:06
Cioè vorresti mettere un fosso fondo 40cm che corre lungo la pista, anzi dentro la pista?! Oltre alla pericolosità, prova a pensare a che macello può venir fuori se quel fosso (anche se magari è più simile a un binario vista la dimensione) si riempisse di acqua. Secondo me una buona base di partenza può essere la cordolatura in foto, non fa da rampa perché la terra é morbida, e non fa neppure troppi danni alla macchina in caso di contatto
BOLLO (manuel)
00venerdì 12 settembre 2014 17:11
tengo a precisare che quello in foto non è Giarolo, ma Braghiroli.. la foto era per illustrare i fossati a Montagnana di cui parlava Manu_74

se volete avere un'idea di quel che accadde a Giarolo a Lendinara date un'occhiata alla relativa discussione sul forum ai tempi (c'è da piangere constatando quanto fosse più alta la partecipazione di tutti nelle discussioni)

freeforumzone.leonardo.it/lofi/Lendinara-primi-risultati/D4204...

e per completare il concetto, un po' di foto (ormai quegli 'inviati' sul campo sono scomparsi, cari vecchi Dok e Clo, al secolo C.l.a.u.d.i.a)




TerraNelSangue
00sabato 13 settembre 2014 07:14
Ciao, no non voglio nessun fossato dentro la pista. Però volevo approfondire l'idea che non avevo mai sentito.
Credevo fosse buona perché:
-se fatto con criterio non si riempie d'acqua.
- se non è più profondo di una spanna e mezza/due non arreca danni
- i proto potrebbero pensare di usarlo come 'aggancio' interno in caso di bisogno
- garantisce visibilità per il pubblico

Questo è quello che ho pensato leggendo il post dove lo si proponeva, ma se i più dicono che è una sciocchezza, c'è sicuramente da crederci e forse ciò che penso funziona solo nell'immaginario :) :) :)
luigi.1967
00sabato 13 settembre 2014 14:06
Nella tabella di mmik io metterei : n10 le bandiere più grandi ( x dre la mia , a Maggiora sono piccole )
e con i colori giusti e non un verde chiaro che sembra giallo x esempio ...
AutodromoDelSALENTO
00martedì 16 settembre 2014 18:39
Saluto tutti,e come organizzatori vi ringraziamo per i suggerimenti che riusciamo a carpire da questa discussione,ma vi posso garantire che la quasi totalità degli esempi che avete fatto sono aspetti che gli organizzatori(o almeno noi di Torchiarolo) hanno già preso in considerazione,solo che per un organizzatore gli aspetti da valutare sono molteplici,e vi garantisco che osservando il tutto dalla parte del pilota nn si scorgono.Io per esempio sono prima di tutto un pilota (frequento le piste da quando sono nato in quanto mio padre già correva)e quando abbiamo iniziato con l' Autodromo del Salento,ho iniziato a capire come funziona il tutto.Cioè per esempio da piloti,vorremmo le piste più divertenti e il più larghe possibile (ho sentito chi proponeva più di 15 mt) ma un organizzatore deve innanzi tutto attenersi ai regolamenti,e poi pensare alla sicurezza,quindi prendo come esempio la mia pista che x fortuna ha tutto il tracciato costante di 15 mt,realmente se ne sfruttano max 8/10 poi immaginate se a fine rettilineo (dove i proto arrivano in 6^ marcia piena)avendo 20 mt di carreggiata se ne allineano 4 e affrontano la curva tutti insieme,diventa molto pericoloso,divertente ma pericoloso,quindi i famosi 15 mt sono il giusto compromesso fra agevolazione del sorpasso e libertà di traiettoria e sicurezza ,senza che si imbuchino da tutte le parti diverse vetture.Per quanto riguarda l' osservazione di Bollo,(che prima di tutto ringrazio x i complimenti), le postazioni dei commissari di percorso sono styabilite dalla commisione che omologa il circuito,quindi sono sicure perchè sicuramente fuori traiettoria,con la giusta distanza, rialzate e il commissatio è su una piattaforma di cemento.Infine, ma forse è l' aspetto più importante bisogna fare i conti con la triste realtà,cioè anche a noi piacerebbe fare postazioni con torrette,spalti ecc ecc., ma con quale moneta?ammesso e non concesso che uno volesse anche continuare a spendere di suo,per migliorare ulteriormente il proprio circuito,per cosa lo farebbe,se :
1)Vengono a correre solo pochi piloti;
2)Basta che un personaggio qualunque si metta a fare un tracciato col trattore,delimitare la zona con nastro bianco e rosso e gli viene assegnata una data di campionato italiano,(questo porta poi logicamente al risultato del punto 1)
3)i complimenti e le congratulazioni x il bellissimo impianto sono appaganti,ma nn possono bastare a mantenere un circuito,figuriamoci ad implementarlo,vi garantisco che qualsiasi impianto se avesse 100/150 iscritti a gara sarebbe stupendo,perchè per quanto ne so,chi ha una pista lo fà solo per passione e non per lucro,quindiriverserebbe nel circuito i profitti,mentre (almeno per noi),riversiamo solo nostre risorse personali.
Poi si potrebbe allargare il discorso dicendo che le varie federazioni o leghe potrebbero aiutare in un qualsiasi modo (anche solo facendo da tramite con vari sponsor)gli impianti che in realtà sono il volano dello sport stesso( da noi in puglia siamo passati da 5 licenze conduttore prima dell' apertura a circa 25/30 dopo)con la speranza di rimanere in vita come pista e far aum,entare ilò numero.saluti a tutti
Fabio Serinelli
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