Heilà Tom! Mentre leggevo il tuo post N°256 riguardo il medio ed alto rischio pensavo “certo che le rogne son tutte tue!!”ma te le appioppano o le cerchi??
A parte gli scherzi vorrei fare qualche di integrazioni al riguardo pur sempre restando nell'ambito della chiacchierata davanti all'ormai simbolica birra.
I Vigili del Fuoco non si occupano in modo diretto delle gare automobilistiche in genere ne tanto meno vi sono delle norme ben specifiche in merito perchè il tutto viene gestito, volta per volta ,dalle Commissioni di Pubblico Spettacolo cui fanno parte anche i VVF per quanto di loro competenza.
Se vuoi poi possiamo parlare dell'efficacia di queste commissioni che devono valutare tanto eventi musicali importanti quanto calcio , festa della patata ,eventi teatrali poi anche l'autocross,una specialità purtroppo spesso loro sconosciuta ed associata al Rally,con problematiche assai diverse e fraintese tanto “sempre di macchine che corrono parliamo”.
Quindi restando nell'ambito sicurezza riterrei non sia questo il posto per trattare l'argomento perchè si rischia di entrare in un tunnel senza uscita dove l'unico vantaggio è per chi ,e sono molti, non approva in genere le competizioni motoristico-sportive.
--Attenzione non significa che dobbiamo metterci come si suol dire “nelle man del Signor”sperare che la Dea Bendata ci assista e non succeda mai nulla ma ,sappi che se vuoi ce né per tutti Fia Csai Maggiora compresa—Un es : nel 2008 all'Europeo di Maggiora la mia attenzione è caduta all'interno di un gazebo con sotto 2 proto stranieri c'erano 3 fusti da almeno 50 lt con la sigla AVGAS 100LL (benzina avio per capirci) un meccanico che faceva travasi ed a tre metri di distanza la signora ,con piastra a gas accesa, ed una quantità astronomica di appetitosi wurstel in cottura. Che dire ?? Con questo non aggiungo altro per ovvi motivi.
Tornando all'argomento principe ricorderai che la UISP è nata negli anni 90 per gli stessi problemi che ci sono oggi per cui a mio avviso,bisogna partire da li per trovare il bandolo della matassa e per fare questo serve un interesse comune.
La situazione certa attuale è poche gare e pochi piloti in Csai concentrati per lo più su un'unica pista ed in UISP molte più piste e più piloti sparsi a livello nazionale .
Forse ,consentitemi,in CSAI ci sono più vetture di fascia medio alta e più piloti conosciuti Gallotta(che saluto) ne è l'esempio ma credetemi perchè ci sia un primo serve un ultimo e siccome questo paga con la stessa valuta e giusto che possa correre anche lui. Ricordiamoci ,spesso l'ultimo è un giovane alle prime armi con un'auto costruita sotto casa, pochi soldi ,tante aspettative ed a questa persona bisogna dare spazio perchè rappresenta il futuro dell'autocross nazionale(appartenevo anch'io a sta spece 20'anni or sono). Il Gallotta di turno (non me ne voglia se lo cito)può rappresentare l'esempio da seguire, il punto d'arrivo al massimo livello, il portacolori nazionale,ma non deve rimanere solo perchè ricordo “meglio una torta in tanti che una mer.. soli”.
Con quanto detto ritengo il contributo UISP indispensabile alla promozione sportiva dell'autocross e nello stesso tempo sarebbe utile anche un giusto apporto da parte di CSAI al fine di poter ottenere un buon risultato globale.
Arrivare ad una simile situazione converrebbe a tutti perchè il risultato è tante auto, tante piste, tanto pubblico,varietà di piloti, uniformità nel territorio nazionale e non ultimo abbattimento dei costi ,cosa non trascurabile nel periodo attuale.
Poi per quanto riguarda regolamenti ,commissari ecc una situazione si trova,si deve trovare,visto che non esiste una legge suprema non modificabile dettata da enti Divini alla quale bisogna rassegnarsi e basta(il problema non è certo se mettere o no la rete davanti o la chiusura portiera da dentro o fuori).Per questi motivi rispetto ma non condivido quando affermi che un accordo non si può trovare, forse direi non si vuol trovare e resto convinto che si debba lavorare in questa direzione altrimenti da qua non ci si schioda.
Se poi la gestione di un eventuale campionato Italiano ricade sulla UISP(ASAL insegna) e l'Europeo viene lasciato alla CSAI(Maggiora insegna) benissimo cosi' in casa nostra manteniamo regolamenti e modalità semplici dando spazio anche ai meno facoltosi, quindi ai giovani, e per chi vuole il massimo gli apriamo la strada.
Magari sbaglio ma la via da seguire per rivedere un parco partenti imponente e dare il giusto rilievo all'autocross credo sia proprio questa ed è con gente come tè che lavora con dedizione che si può arrivare ad un simile risultato. Bisogna crederci ,bisogna provare perchè si è davanti alla crisi di un sistema dove ho la sensazione (ed è solo mia)che i primi a non credere nell'autocross siano proprio i vertici Csai cioè coloro i quali dovrebbero essere parte del motore trainante del sistema.
Sempre col massimo rispetto resto con na la birra in sospeso -buon lavoro per la tua riunione !
Ciauu
Vito